SICILIA – La Commissione europea, con Decisione C (2024) 7098, oggi ha definitivamente approvato la riprogrammazione delle risorse del Fesr Sicilia 2021-2027, pari a 615 milioni di euro, da destinare alla promozione di investimenti nelle nuove tecnologie digitali e in quelle per l’energia pulita e la sostenibilità.
Cosa prevede la rimodulazione
Il governo regionale, su proposta del presidente Renato Schifani, a fine agosto aveva varato la rimodulazione che prevede due nuove priorità in linea con il regolamento “Step” dell’Unione europea, rivolto a ridurre le dipendenze da Paesi extracomunitari in settori strategici.
L’approvazione da parte dell’esecutivo europeo, giunta entro i 60 giorni previsti dal regolamento comunitario, completa così tutti i passaggi necessari a rendere effettiva la riprogrammazione.
La rimodulazione riguarda le risorse interamente a carico dell’Ue, senza toccare la quota di cofinanziamento nazionale.
Nel complesso, dunque, il FesrSicilia non subisce modifiche nella dotazione complessiva che resta pari a 5,8 miliardi di euro.
Il commento di Schifani
“Adesso – commenta Schifani – possiamo passare subito all’azione per la realizzazione degli investimenti che possono fare della Sicilia un polo produttivo d’avanguardia in settori chiave per il futuro dell’Europa e dell’Italia. Lo scopo generale è rendere autosufficiente l’Europa in alcune filiere industriali di importanza strategica. Con le associazioni datoriali nazionali – aggiunge il governatore – vogliamo lavorare in sinergia per dare corso a questa opportunità, valorizzando al massimo anche le realtà regionali con capacità adeguata a sostenere investimenti innovativi in questi ambiti produttivi“.
La riprogrammazione delle risorse Fesr Sicilia 2021-2027 ha riguardato le quote di flessibilità di sei dei sette obiettivi preesistenti e ha introdotto due nuove priorità: “promozione di investimenti per lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie digitali, delle innovazioni delle tecnologie deep tech e delle biotecnologie“, con una dotazione di 369 milioni di euro; “sostegno allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie pulite” con risorse per 246 milioni.