SICILIA – Il crisantemo è considerato il fiore per eccellenza della Commemorazione dei defunti, una tradizione che affonda le sue radici in un passato ricco di simbolismi e significati.
In vista della ricorrenza del 2 novembre, le città si riempiono di vivaci composizioni floreali, ma il protagonista indiscusso è sempre lui, il crisantemo, dal fascino sobrio e dai molteplici colori.
Ma perché proprio questo fiore è diventato il simbolo dei defunti in Italia, e in particolare in Sicilia?
Il nome “crisantemo” deriva dal greco chrysos (oro) e anthos (fiore), in riferimento alla sua colorazione originaria.
Sebbene in molte culture asiatiche, come quella giapponese, rappresenti prosperità e felicità, in Italia il crisantemo ha assunto nel tempo una connotazione diversa, strettamente legata al tema della morte e della memoria.
L’introduzione del crisantemo in Europa risale al XVII secolo, ma fu nel XIX secolo che cominciò a diffondersi come fiore autunnale, fiorendo proprio durante il periodo in cui in Italia si commemorano i defunti. La sua fioritura naturale, infatti, coincide con l’inizio di novembre, facendo di questo fiore una scelta quasi “obbligata” per le celebrazioni del giorno dei morti.
In Sicilia, l’uso del crisantemo è particolarmente radicato e carico di significato.
Le famiglie siciliane, fortemente legate ai riti e alle consuetudini, vedono in questo fiore un simbolo di affetto e rispetto verso i defunti. Nelle città siciliane i mercati dei fiori vivono una vera e propria impennata delle vendite durante la settimana che precede il 2 novembre. Le strade si riempiono di bancarelle colorate e di acquirenti intenti a scegliere il fiore giusto per omaggiare i propri cari.
Secondo la tradizione locale, portare un crisantemo sulla tomba significa mostrare la propria vicinanza spirituale ai defunti, in un atto di amore e ricordo che si ripete ogni anno.
In tempi in cui ogni cosa sta subendo un notevole aumento dei prezzi, ci siamo chiesti se anche per il mondo dei fiori sia lo stesso. Ai nostri microfoni abbiamo intervistato i titolari de “L’angolo fiorito” di Catania, che così ci hanno spiegato.
“Non ci sono stati aumenti nel prezzo dei fiori, che rimane sostanzialmente invariato. È solo che, data la stagionalità, i fiori vengono messi all’asta, e quindi nei giorni di festa il costo può risultare leggermente più alto rispetto al resto dell’anno. I fiori più richiesti in questo periodo sono i crisantemi e le margherite, che restano tra i più economici“.
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