SICILIA – La giunta regionale siciliana ha approvato le linee guida per l’assegnazione delle nuove concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo e sportivo.
Il provvedimento, proposto dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, fornisce ai Comuni costieri un quadro normativo chiaro per predisporre i bandi di assegnazione delle aree libere già entro l’estate.
Nuove concessioni demaniali in Sicilia: le dichiarazioni di Schifani
“Col mio governo diamo indicazioni certe per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – in una fase di transizione delicata. È un passaggio fondamentale che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali ed europee. Mettiamo ordine in un settore trainante della nostra economia, il turismo balneare, che coinvolge innumerevoli imprese e che rappresenta un fattore di attrazione per il nostro territorio. Regole, tempi certi e trasparenza delle procedure sono elementi indispensabili per stimolare sempre maggiori investimenti ed elevare gli standard qualitativi delle strutture turistico-ricreative, senza comunque sottovalutare la tutela delle nostre coste“.
Le parole dell’assessore Savarino
L’assessore Savarino ha sottolineato l’importanza delle nuove linee guida per i Comuni, che stabiliscono criteri chiari per il rilascio delle concessioni, garantendo equità e trasparenza.
“Fatta salva la proroga prevista dal governo nazionale fino al 2027 delle concessioni esistenti, che rappresentano appena il 17% della risorsa disponibile – afferma l‘assessore Savarino – abbiamo predisposto linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni. Questo provvedimento individua la procedura per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati a attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande, nel rispetto delle normative nazionale e regionale. Con questa sana sinergia tra governo regionale e Comuni, attiviamo nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, con una maggiore attenzione all’ecosostenibilità ambientale e all’attivazione di servizi che valorizzino le specificità e le tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori“.
Cosa prevede il decreto
Il decreto stabilisce criteri precisi per l’assegnazione delle nuove concessioni.
I Comuni che hanno già adottato i Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) possono pubblicare bandi per l’assegnazione di concessioni di durata compresa tra i 5 e i 20 anni.
Per gli enti locali che hanno adottato il Pudm in consiglio comunale ma sono in attesa di approvazione, la durata delle concessioni sarà limitata a 6 anni.
Tra le novità delle linee guida, è prevista una premialità per le micro, piccole e medie imprese, oltre a un tetto massimo per le concessioni detenute: un massimo di due per ogni Comune, tre a livello provinciale e cinque in tutta la Regione.