Schifani vuole rivedere l’accordo siglato con lo Stato: “Senza personale la Regione non ce la può fare”

Schifani vuole rivedere l’accordo siglato con lo Stato: “Senza personale la Regione non ce la può fare”

PALERMO  – “La burocrazia che dobbiamo affrontare è lenta e deficitaria a causa dell’assenza di 1200 persone che sono andate in pensione e non sono state sostituite a causa di un accordo Stato-Regione. Questo accordo era opportuno in quel momento, perché ha evitato lo stato di dissesto, che non avrebbe permesso nuove assunzioni. Abbiamo già incontrato il Ministro dell’Economia Giorgetti e gli abbiamo chiesto di rivedere quell’intesa alla luce dell’andamento positivo dei conti“. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, all’assemblea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa.

Senza ottenere l’autorizzazione per il reclutamento di nuovo personale e dirigenti – ha sottolineato il presidente Schifani – la Regione non ce la può fare. Inoltre, dobbiamo superare il gap che deriva dalla scarsa infrastrutturazione della nostra terra, soprattutto per quanto riguarda la rete stradale e ferroviaria. Anche in questo ambito abbiamo grandi impegni, con uno stanziamento di parecchi miliardi da parte di Rfi per la tratta ferroviaria Palermo-Catania e Catania-Messina, e la volontà di ripristinare la normalità e la decenza sull’autostrada Palermo-Catania. Per quest’ultima, in particolare, è stato recentemente approvato un emendamento, che prevede la possibilità di commissariare i lavori di questa arteria strategica che collega due parti della Sicilia e aiuta anche gli imprenditori nella logica del trasporto merci su gomma“.

La ripresa economica è iniziata a manifestarsi non solo negli auspici, ma anche nelle dinamiche che abbiamo adottato in questi circa sei mesi di governo regionale. La nostra attenzione nei confronti del mondo imprenditoriale, della libertà d’iniziativa e della semplificazione non verrà mai meno, poiché la mia storia politica e personale lo dimostra“, ha concluso Schifani.