Schifani “uomo solo al comando”: chiede aiuto ai capi gabinetto uscenti per gestire i dodici assessorati

Schifani “uomo solo al comando”: chiede aiuto ai capi gabinetto uscenti per gestire i dodici assessorati

PALERMO – In attesa che il Governo regionale venga prima nominato e poi diventi operativo, operazioni che richiedono almeno tre settimane, il neo presidente della Regione Renato Schifani si ritrova ad essere un uomo solo al comando con la responsabilità di gestire ben dodici assessorati. È chiara l’impossibilità di far fronte ad una tale enorme mole di lavoro e dunque, ieri sera, subito dopo la proclamazione in Corte d’appello a Palermo, Renato Schifani, dicono fonti dell’Ansa, in raccordo col suo staff più stretto ha messo in moto la macchina: è partita la richiesta a tutti i capi di gabinetto uscenti degli assessorati di rimanere nei propri posti almeno fino a quando non si insedieranno i nuovi assessori che poi sceglieranno i nuovi collaboratori.

A presidiare gli assessorati, dunque, rimarranno per dare continuità i capi di gabinetto che nella richiesta ricevuta per mail potranno avvalersi di altri due componenti degli uffici appena decaduti.

Una scelta quasi obbligata per Schifani perché non è ipotizzabile bloccare gli assessorati per lungo tempo: una norma regionale impone ai nuovi assessori (le trattative per la squadra sono in corso) di assumere le funzioni solo dopo avere giurato davanti all’Assemblea siciliana, la cui convocazione è ancora in alto mare perché si aspetta che l’ufficio centrale della Corte d’appello attribuisca i seggi ai restanti 68 deputati (ieri la Corte ha assegnato quelli di Schifani e Cateno De Luca, in quanto secondo candidato alla presidenza non eletto).

Dunque, saranno i capi di gabinetto a occuparsi della gestione ordinaria temporanea degli assessorati e a riferire al presidente Schifani che poi assumerà le decisioni.

A presidiare gli assessorati rimarranno i capi di gabinetto, che nella richiesta ricevuta per mail potranno avvalersi di altri due componenti degli uffici appena decaduti. Una scelta quasi obbligata per Schifani perché non è ipotizzabile bloccare gli assessorati per lungo tempo: una norma regionale impone ai nuovi assessori – le trattative per la squadra sono in corso – di assumere le funzioni solo dopo avere giurato davanti all’Assemblea siciliana, la cui convocazione è ancora in alto mare perché si aspetta che l’ufficio centrale della Corte d’appello attribuisca i seggi ai restanti 68 deputati. Ieri la Corte ha assegnato quelli di Schifani e Cateno De Luca, in quanto secondo candidato alla presidenza non eletto.

Dunque, saranno i capi di gabinetto a occuparsi della gestione ordinaria temporanea degli assessorati e a riferire al presidente Schifani che poi assumerà le decisioni.

Foto di repertorio

LANCIO: Missione impossibile per #Schifani dover gestire da “solo” 12 assessorati