SANTA VENERINA – Si è tenuta ieri pomeriggio, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Statale di Santa Venerina, guidato dal Dirigente Scolastico dott.ssa Mariangiola Garaffo, una tavola rotonda dal tema “La Scuola delle Meraviglie“.
Presenti la dott.ssa Alfina Bertè, Dirigente Scolastico Istituto Giovanni XXIII di Acireale, Scuola polo Regionale “Senza Zaino Sicilia”, Scuola Mentor Piccole Scuole Indire, Scuola Polo Avanguardie Educative Indire, Capofila Outdoor e Dialogo euristico Indire e la dott.ssa Milena Viani, Pedagogista e Facilitatrice validata della Rete nazionale Scuole Statali all’aperto, che insieme al prof. Marco Orsi, Presidente Associazione “Scuola Senza Zaino” – in teleconferenza – hanno introdotto l’argomento, dopo i saluti istituzionali del Dirigente.
Sono intervenuti in modalità di presenza mista – fisica e mediante canale video – Maria Tomarchio, prof.ssa Ordinaria di Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, Gabriella D’Aprile, prof.ssa Associata di Pedagogia Generale e Sociale presso lo stesso Dipartimento, Elisabetta Sagone, prof.ssa Associata di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione sempre del Dipartimento di cui prima e la dott.ssa Rossana Maletta, Dirigente Scolastico III Istituto Comprensivo di Giarre.
In collegamento via telematica, altresì, hanno partecipato i corsisti del Master in “Organizzazione e gestione delle Istituzioni Scolastiche in contesti multiculturali” (MIUR FAMI) diretti dalla prof.ssa Gabriella D’Aprile.
La tavola rotonda ha avuto – spiega la Dirigente Garraffo – lo scopo di “mettere insieme le nostre esperienze, raccontarci per cercare di creare dei ponti, affinché da domani si possano costruire percorsi comuni tra Scuola e Università“, divenendo così un momento di riconoscimento e di condivisione. “Abbiamo cercato di raccontare le scuole del nostro territorio, scuole in rete dove lavoriamo portando avanti alcuni principi pedagogici, sui quali impostiamo tutta la didattica“.
L’Istituto Santa Venerina, infatti, ha abbracciato l’esperienza della “Scuola Senza Zaino”, un modello formativo che si sperimenta nelle scuole italiane da più di 10 anni, ispirato ad autori dell’attivismo pedagogico, come Freinet, Dewey, Montessori, i cui valori fondamentali sono ospitalità, comunità, responsabilità; una scuola dove l’insegnante non si limita alla tradizionale lezione impartita dalla cattedra, bensì organizza ambienti di apprendimento significativi dentro e fuori le mura dell’aula scolastica. La natura stessa diventa “un’aula esterna” in cui il “sapere”, non costituito solo da sterili conoscenze, assume i connotati di un “saper fare” e un “saper essere”, in un clima di vita comunitaria, di condivisione, cooperazione e solidarietà.
Esperienze concrete, dunque, in grado di suscitare quella “meraviglia” che, come diceva Aristotele, sta all’origine della conoscenza, e far scaturire la curiosità, la domanda, la trasformazione, l’evoluzione che diventano esperienze generatrici di nuove scoperte, di mobilitazione di attitudini, abilità e capacità personali.
Grazie al progetto “L’Ora Di Lezione Non Basta“, promosso dall’Associazione “Scuola Senza Zaino”, il Dirigente Scolastico Mariangiola Garraffo ha avviato percorsi di formazione per i docenti, ha messo in moto un processo atto a rimodulare gli spazi e migliorare gli ambienti di apprendimento, coinvolgendo studenti, insegnanti e genitori, nonché altri soggetti del territorio, come enti, associazioni e imprenditori, al fine di costruire una comunità educativa inclusiva e solidale.