San Valentino, idillio per le coppie vicine ma inferno per quelle lontane: come festeggiare a “distanza”?

San Valentino, idillio per le coppie vicine ma inferno per quelle lontane: come festeggiare a “distanza”?

ITALIA – Messe a dura prova dall’emergenza Coronavirus, le coppie – da quasi un anno – stanno cercando modi nuovi per re-inventarsi. Un sentimento che supera ogni ostacolo, anche quello (apparentemente) insormontabile dei DPCM.

Ecco che, puntuale come un orologio svizzero, arriva San Valentino, la festa che celebra l’amore in tutte le sue forme. Tutte, nessuna esclusa. Ed è tempo di festeggiare, ma procediamo per gradi.

Dai Lupercalia a San Valentino

Una ricorrenza che oggi ci sembra quasi “scontata” ma che affonda le radici addirittura all’epoca romana quando papa Gelasio I mise fine ai Lupercalia, antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco. Si celebravano il 15 febbraio ma risultarono presto incompatibili con l’idea di amore dei cristiani e con la loro morale.

Questo perché le matrone romane si offrivano, volontariamente e per strada, alle frustate di giovani nudi, proprio devoti del dio in questione. Anche quelle incinte, addirittura, si sottoponevano a tali “festeggiamenti”, nella convinzione che in qualche modo potesse essere qualcosa di positivo per il nascituro.

Annullati per sempre i Lupercalia, si anticipò la festa dell’amore di un giorno, il 14 febbraio, che coincide con San Valentino, divenuto così protettore degli innamorati. Un modo di sentire la ricorrenza, però, differente e assolutamente più pacata e pura.

San Valentino: tra religione e letteratura

In molti non sanno, però, che esistono almeno due santi di nome Valentino, con vite e storie differenti. Il primo nacque a Interamna (oggi Terni) nel 176 e aveva il compito di guidare le coppie fino al concepimento dei figli, coronamento dell’amore. Fu considerato il difensore delle storie d’amore, soprattutto quelle più infelici e, pertanto, meritevoli di protezione ulteriore.

Il secondo, invece, morì – secondo quanto si narra – il 14 febbraio del 274. Si tratterebbe, secondo alcune ipotesi, di un martire cristiano diverso dal precedente (sebbene vi sia ancora chi sia di avviso differente, negandone addirittura l’esistenza). Valentino sarebbe stato decapitato per aver celebrato il matrimonio tra Serapia, giovane cristiana, e il legionario romano Sabino, pagano. Proprio durante la benedizione, i due sposi morirono e da lì si avviò il martirio del celebrante.

Esulando dalla religione e transitando nell’alveo della letteratura, fu Geoffrey Chaucer che scrisse, alla fine del ‘300, un poema in 700 versi che associava proprio Cupido a San Valentino, che divenne una sorta di tramite terreno. Consacrò, quindi, il santo a patrono dell’amore.

Consumismo o “fastidio”?

Come ogni cosa, ci sono i fervidi sostenitori di San Valentino e, accanto a loro, ce ne sono altri che non amano affatto festeggiare, in nessun modo, questa ricorrenza. Quali sono le motivazioni più diffuse? Innanzitutto, gli “haters” puntano il dito sul consumismo: per molti, il 14 febbraio è diventato una strategia di marketing per comprare regali, accantonando i sentimenti. Affermazione discutibile, ma presente nella mente di alcuni.

Poi ci sono i single che provano quasi “fastidio” per la ricorrenza, soprattutto se si compara la propria vita con le coppie che, invece, fanno il conto alla rovescia per San Valentino. La critica principale è rivolta al fatto di “ostentare” eccessivamente – sui social – l’amore che, invece, dovrebbe essere intimo e privato. Anche in questo caso, però, si tratta di un’opinione e come tale deve essere considerata.

Come festeggiare San Valentino “a distanza”?

Dunque, ci si ama ogni giorno ma il 14 febbraio è il momento per dimostrarlo un po’ di più. Non servono gesti eclatanti e nemmeno eccessivi sforzi, basta veramente poco. Da giornata magica, però, potrebbe trasformarsi in vero e proprio “incubo” per coloro che vivono una storia a distanza o per le coppie che non possono spostarsi per via delle restrizioni in atto in Italia.

Come fare, allora, se siete lontani dal vostro partner ed impossibilitati a raggiungerlo? Ecco come “superare” la distanza e festeggiare la dolcissima ricorrenza insieme. Niente regali e idee dispendiose di tempo, energie e soldi. Parole d’ordine: semplicità e spontaneità.

San Valentino 14 febbraio

Netflix Party

Classico, classicissimo… la sera di San Valentino non può mancare un film d’amore da guardare in compagnia della propria metà per sognare in grande. E se non potete vedervi, allora, vi viene in aiuto Netflix Party: semplice, veloce ed immediato.

Si tratta di un’estensione web che vi permette di scegliere qualsiasi film dalla nota piattaforma streaming e poi, tramite un semplice link, potete invitare altri alla vostra “stanza virtuale”. Basterà poco per godere lo spettacolo insieme, commentando anche le scene più belle grazie alla chat laterale che si aprirà sul vostro schermo. Divisi sì, ma uniti.

Quali film d’amore vedere?

Se siete a corto d’idee vi forniamo noi una lista dei migliori 5 film da vedere proprio a San Valentino. Lasciatevi ispirare dalla trama e, perché no, dal cuore.

  • Le pagine della nostra vita: tratto dall’omonimo best seller di Nicholas Sparks, il film racconta la storia d’amore – travagliata ma invidiabile – tra Noah e Allison;
  • Crazy, stupid, love: una commedia particolare con attori di spicco e una trama avvincente, ricca di colpi di scena e certezze che sembrano “sgretolarsi”;
  • Titanic: film che non ha bisogno di presentazioni, che celebra l’amore vero e puro, nonostante il – non lieto – fine che tutti conosciamo;
  • Romeo + Giulietta: una rivisitazione moderna della tragedia di Shakespeare, con Leonardo di Caprio e dialoghi tratti dall’opera inglese originale;
  • Love Actually: tante storie e personaggi si incrociano, si incontrano, si innamorano. Alcuni si trovano feriti, altri completi in un vortice di emozioni senza fine.

Cenare insieme? Si può

Non sarà la stessa cosa ma potete comunque stupire il vostro partner organizzando una cena in videochiamata, magari facendo arrivare a casa uno dei suoi piatti preferiti e, cosa non da poco, aiutando i ristoratori che in questo periodo emergenziale stanno facendo i conti con una dura realtà.

Apparecchiate pure in modo uguale, magari mettete la stessa musica di sottofondo. Non fatevi trovare, però, in pigiama e vestitevi come se fosse un appuntamento. Certo, un po’ alternativo ma, sicuramente, al passo con i tempi.

Un giorno per riflettere

In occasione della festa di San Valentino, però, riflettiamo anche sull’importanza di un semplice abbraccio. L’amore è rinchiuso tutto lì: nei gesti, negli sguardi e nelle piccole attenzioni quotidiane che, spesso, dimentichiamo.

Va bene la distanza, d’accordo sul discorso di amarsi sempre in ogni singolo momento ma se per un giorno ci lasciamo andare a qualche coccola e parolina d’amore in più, può essere soltanto un’ulteriore conferma che esistono legami puri che superano tutto, anche le prove più difficili. Non importa con chi lo festeggiate, ma chi fa parte della vostra vita e chi avete dentro il vostro cuore. Auguri, quindi, a tutti gli innamorati!