Ruba 4 batterie da un ripetitore telefonico, intercettato dal gps: giovane nei guai

Ruba 4 batterie da un ripetitore telefonico, intercettato dal gps: giovane nei guai

PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato un giovane palermitano ieri pomeriggio per aver tentato di rubare 4 batterie di alimentazione da un ripetitore di telefonia mobile.

L’arresto è avvenuto durante un controllo del territorio intorno alle 18,20. I poliziotti a motocicletta sono intervenuti su segnalazione del gestore della telefonia mobile, che aveva appena subito un furto di batterie da uno dei loro ripetitori in località Capaci.

Grazie al sistema di localizzazione satellitare delle batterie e alla costante monitoraggio della sala operativa, i poliziotti hanno intercettato un’auto sospetta con un grosso carico nel bagagliaio.

Il conducente ha cercato di evitare il controllo, ma i poliziotti hanno deciso di procedere con un accertamento. Durante l’interrogatorio, il giovane ha affermato di essere un operaio specializzato in telecomunicazioni e di aver rubato le batterie da un sito del gestore, poiché aveva le chiavi per accedere alla cabina dove erano riposte.

Gli agenti hanno trovato attrezzi utilizzati per smontare le batterie all’interno dell’auto e li hanno sequestrati, mentre le batterie sono state restituite all’avente diritto.

Il giovane è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio con il rito della direttissima.

Tuttavia, è importante sottolineare che la sua posizione è ancora indiziaria e che verrà definita solo dopo l’emissione di una eventuale sentenza definitiva, in conformità con il principio costituzionale della presunzione di innocenza.

TENTATO FURTO DI UNA FIAT 500

Nei giorni scorsi, i militari della stazione Palermo Centro hanno arrestato, con l’accusa di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, due giovani di 25 e 18 anni che, appena sorpresi dopo aver forzato lo sportello di una Fiat 500 nella centralissima piazza Giuseppe Verdi, hanno tentato di darsi alla fuga a bordo di un’altra autovettura: l’inseguimento è poi terminato in piazza Giulio Cesare, dove sono stati bloccati e condotti nelle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal gip del Tribunale di Palermo, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

IL CATALIZZATORE ASPORTATO CON UN SEGHETTO

Sempre in tempi non sospetti, in via Marchese di Villabianca, un 35enne e un 31enne sono stati fermati dai militari della stazione Palermo Crispi mentre erano intenti a smontare, tramite un seghetto elettrico, il catalizzatore di una Hyundai: per entrambi, dopo la convalida dell’arresto, il gip ha disposto l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.