Riposto: dopo il nubifragio vertice con la Protezione civile

Riposto: dopo il nubifragio vertice con la Protezione civile

RIPOSTO – “Riposto non può essere il paese ricettore delle acque meteoriche dei comuni a monte, in primis Giarre che, fino ad oggi, non è intervenuto per porre rimedio al suo sistema di smaltimento delle acque”. Così ha esordito il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, nella Sala Ovale del Municipio di Riposto dove stamattina si è svolto un importante vertice operativo per fare il punto sui danni provocati dal nubifragio di mercoledì scorso.

Il primo cittadino ha puntato l’attenzione in particolare sulle situazioni critiche che si sono verificate nella zona di via Immacolata, in quella di Altarello, Rovettazzo e in contrada Cozze dove ci sono stati pericolosi allagamenti.

Giuseppe Caudo dell’ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione, ha messo in evidenza come, per evitare che le acque di Giarre si riversino su Riposto, sia necessario creare un canale di gronda

Intanto però, bisogna trovare soluzioni per pulire torrenti e corsi d’acqua e per sturare le caditoie. 

Il funzionario dell’Utc, l’ingegnere Orazio Di Maria, ha infatti affermato: “La situazione, allo stato, è drammatica in diverse zone del territorio. Occorre realizzare, per l’appunto, un canale di gronda ma al tempo stesso, individuare delle soluzioni immediate. È necessario, ad esempio, pianificare un censimento e verificare come le ditte che ricadono nel nostro territorio, munite di vasche, smaltiscono l’acqua piovana. È indispensabile capire chi rispetta le regole. Nella zona di Rovettazzo e Altarello, per la prima volta, abbiamo assistito a fenomeni decisamente atipici”

Anche Antonio Di Giovanni, assessore alla Protezione civile, ha sostenuto con forza la necessità di effettuare un sopralluogo nella zona di Altarello e Cozze per capire anche l’origine di alcuni corsi d’acqua che sfociano in modo pericoloso dentro le cooperative con grave disagio per i residenti.

Dopo le parole, si è passati subito ai fatti: è stata effettuata quindi, dopo il tavolo tecnico, una ricognizione in tutte le aree dove ci sono stati gli allagamenti.