Regione, i disegni di legge per salvare i precari e gli ex Pip

Regione, i disegni di legge per salvare i precari e gli ex Pip

PALERMO – Due ddl approvati dalla giunta regionale per risolvere le emergenze dei lavoratori precari degli enti locali e agli ex Pip. Questo pomeriggio la Regione ha cercato di mettere in sicurezza il futuro di oltre ventimila lavoratori ma la palla spetterà all’Ars.

Infatti i testi dovranno essere approvato entro due giorni con l’esercizio provvisorio ma ancora vi è grande incertezza sulla tempistica.

In particolare il ddl per i lavorari precari prevede l’estensione anche per quei comuni che hanno sforato il patto di stabilità o in situazione di pre-dissesto e dissesto della possibilità di prorogare i contratti dei lavoratori precari fino al 31 dicembre 2015.

Mentre per gli ex Pip – che inizialmente dovevano essere coperti dai fondi Pac – la Regione ha trovato 9 milioni di euro nelle more del bilancio definitivo.

Le altre risorse verranno reperite con apposita legge finanziaria. In questo modo saranno coperti i pagamenti di dicembre e i primi 4 mesi del 2015. I due ddl, per avere efficacia, dovranno essere approvati entro fine anno dall’Ars e saranno inseriti come emendamenti aggiuntivi all’esercizio provvisorio.

Un’altra deliberazione di giunta riguarda il riparto effettivo dei contributi ai vari dipartimenti. Con un incremento per ciascun dipartimento dell’11% in più rispetto all’attribuzione dell’anno scorso.

Con tale delibera la giunta ha chiarito gli equivoci che si erano determinati in merito alla distribuzione dei fondi, laddove si era inteso inserire all’interno dei dipartimenti Famiglia e Istruzione, i fondi specifici previsti per legge per Unione italiana ciechi, stamperia Braille e centro Helen Keller.

Le opposizioni – specie sull’esercizio provvisorio – contestano duramente il presidente Crocetta e hanno ribadito il loro malcontento in una conferenza stampa dove hanno partecipato le varie anime del centrodestra.

Per il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone “sul disegno di legge relativo all’esercizio provvisorio bisogna andare cauti, anche perché il governo ha deciso di caricarlo di norme sostanziali che nulla hanno a che vedere con l’autorizzazione di spesa per i prossimi quattro mesi, ma, al contempo, ne ha trascurate altre, che sono estremamente necessarie sotto un profilo finanziario”.

“Purtroppo – ha ripreso Falcone – l’inefficienza e la sterilità del governo regionale, ora come non mai, appaiono in tutta la loro evidenza, prova ne e’ il fatto che in questi sei mesi non e’ stata prodotta una sola norma tesa a correggere o riformare questa Regione”.

“Attenti quindi – ha concluso il capogruppo azzurro – a non farsi tentare dall’idea dell’odierna sopravvivenza, mutilando di bilancio di poste importanti come enti locali, precari e fondi di salvaguardia dei residui attivi inesigibili, mai come oggi, infatti, servono norme che incidano concretamente su un andazzo sociale veramente preoccupante che rischia di superare i livelli di tolleranza”.