MODICA – Figure non scontate, lontane da stereotipi e capaci di sorprendere: sono le protagoniste dello spettacolo “Due Donne che ballano“, andato in scena al Teatro Garibaldi di Modica.
Le due protagoniste sono un’anziana signora e una giovane badante, interpretate da Maria Paiato e Arianna Scommegna, guidate dalla regia di Veronica Cruciani.
Si viene ad instaurare, durante lo spettacolo, tra le protragoniste un rapporto di amore-odio, accompagnato da molte litigate e punzecchiature, di un repertorio ben assortito, a momenti in cui riescono a confessarsi l’inconfessabile: hanno sempre “ballato da sole”, esibendo forza e autosufficienza, ma questo incontro darà loro il sollievo di una possibile condivisione di vissuti simili; l’incontro è la svolta per entrambe.
Il contesto è decisamente adeguato al carattere e al tenore del dialogo tra le due donne. Infatti il tutto si è ridotto ad una scenografia essenziale, come le luci che illuminano la scena. La sensazione di un anonimato si muove all’interno di una qualunque stanza, una vecchia credenza, un tavolo e poche sedie, librerie da parete che ospitano la collezione di “giornalini” della signora in là con gli anni, unica ragion d’essere di una vita senza colori.
Il dialogo lascia intravedere la vita piena di nuvole dell’anziana e la sua immensa solitudine, mentre nella giovane lascia intuire un segreto che poi lentamente emerge come il disagio e la fatica di vivere.
L’individualismo esasperato, nel finale, lascia spazio a un “essere in due” che finalmente riscalda l’anima, consentendo uno sguardo ulteriore, più leggero e se si può più gradevole.