“Voto dove vivo”, presentata la legge per far votare studenti e lavoratori fuorisede

“Voto dove vivo”, presentata la legge per far votare studenti e lavoratori fuorisede

RAGUSA – È stato presentato, questa mattina in conferenza stampa, nell’Aula Consiliare del Comune di Ragusa, il disegno di legge con il quale si intende modificare l’attuale legge elettorale siciliana in modo da consentire agli isolani fuorisede (per studio, lavoro o malattia) di poter partecipare alla celebrazione delle elezioni in via telematica o per corrispondenza. Primo firmatario Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Questa iniziativa legislativa – ha detto l’esponente dem – nasce dalla proposta di alcuni studenti domiciliati a Roma, nel Municipio dove hanno sede due prestigiosi atenei e che, quindi, ospita numerosi cittadini che si trovano lontani dalle proprie residenze. Per questi giovani esercitare il diritto di voto è veramente difficile: per molti tornare a casa per partecipare al momento più alto del processo democratico del Paese è dispendioso in termini economici, di tempo e di energie.

Le difficoltà diventano una ragione di astensione che non coincide con le reali intenzioni dell’elettorato. I fuorisede, dunque, hanno costituito il Comitato Voto dove Vivo e il Partito Democratico ha deciso di raccogliere la loro proposta. Già è stata depositata al Parlamento nazionale una proposta di legge, di cui Marianna Madia è prima firmataria, e il gruppo parlamentare PD ARS ne ha presentata una analoga pochi giorni fa nella speranza di poterla incardinare almeno in Commissione.

Vero è che ci troviamo al termine di questa legislatura, ma se non dovessimo riuscire a portarla in aula prima delle elezioni regionali di novembre, sappiamo già che l’iniziativa non cadrà nel dimenticatoio, ma anzi siamo certi che nella prossima legislatura sarà ripresa e ci sarà più tempo per perfezionarla se dovesse essere necessario. Questo ddl non ha colore politico, è rivolto ad aiutare i cittadini per l’esercizio di un diritto fondamentale e non potrà che raccogliere un consenso largo e trasversale“.

Positivo, naturalmente, anche il commento di Federico Bennardo, rappresentante in provincia di Ragusa del Comitato “Voto dove Vivo”: “Abbiamo stimato che il numero degli elettori fuorisede che vorrebbero partecipare alla celebrazione delle elezioni, ma non possono perché per diverse ragioni si trovano lontani dal seggio elettorale nelle cui liste sono iscritti, potrebbe aggirarsi intorno ai 5milioni in tutto il Paese.

Chiaramente si tratta di una quantità enorme che pesa non poco sulle cifre che sentiamo rispetto al cosiddetto movimento astensionista nel nostro Paese. La nostra proposta, inoltre, nasce da una semplice considerazione: come mai gli italiani residenti all’estero sono invitati ad esprimere il proprio voto per corrispondenza mentre i residenti in Italia, ma domiciliati lontano da casa per studio, per lavoro o per malattia, sono spesso costretti a rinunciare a un diritto costituzionale?“.

Ciò è un’ingiustizia e riteniamo che si debba risolvere in qualche modo. Per questo ringrazio Nello Dipasquale che per primo in Sicilia ha voluto supportare l’azione del Comitato presentando un ddl. Sappiamo che analoghe iniziative di legge si stanno presentando in altre regioni d’Italia e nelle Province Autonome incassando la volontà degli amministratori locali di sostenerle. A tal proposito – ha concluso Bennardo – ringrazio il sindaco di Ragusa che durante un colloquio ha già manifestato la disponibilità a supportare la nostra azione“.