Vittoria, scontro Cannizzo – opposizione sul gettone di presenza

Vittoria, scontro Cannizzo – opposizione sul gettone di presenza

VITTORIA – Alla nota del Pd sui recenti fatti accaduti in consiglio, con le critiche del segretario dem Francesco Cannizzo, rispondono nove consiglieri d’opposizione ossia Santo Cirica, Daniele Barrano, Franco Caruso, Salvatore Sanzone, Giovanni Moscato, Andrea Nicosia, Giuseppe Mustile, Mariella Garofalo e Andrea La Rosa.

Il casus belli è una recente seduta consiliare nella quale si è discusso del gettone di presenza.

L’assessore Cannizzo aveva infatti stigmatizzato “l’atteggiamento da rissa nell’aula del consiglio comunale di Vittoria da taluni consiglieri d’opposizione (Sel, FdI, Città Libera)”  denunciando il tentativo di “esautorare la figura istituzionale del segretario” forzando la mano su un emendamento e definendo il tutto una vergognosa bagarre.

“Si è trattato di una pagina politicamente scorretta – ha aggiunto il segretario Pd – oltre che inopportuna, specialmente per i tempi che viviamo, in cui i cittadini chiedono maggiore attenzione nella spesa pubblica. La verità è che i suddetti consiglieri si sono rivelati per quello che sono. Sono sempre loro, infatti, che sbandierano la loro finta purezza ai quattro venti, gettando fango su chi è stato legittimato a furor di popolo nella prosecuzione del proprio mandato amministrativo”.

 “Ma come fa Cannizzo a descrivere tutto quello che sarebbe accaduto in aula se neppure era presente?” chiede l’opposizione nella sua nota.

“Le sue dichiarazioni su quest’argomento – affermano i nove consiglieri riferendosi al segretario del Pd – sono assolutamente false. Siamo stati proprio noi a chiedere di non votare a seguito del parere negativo del segretario comunale. Del resto, cosa ci potremmo aspettare da un assessore ai Servizi sociali che svolge anche il ruolo di segretario di un cittadino partito e che tutti sanno, quasi come un fido scudiero, essere all’esclusivo servizio del sindaco”.

Inoltre l’opposizione attacca l’assessore ricordando gli incarichi attribuiti dal sindaco e la “montagna di soldi che il Comune ha riversato nelle casse della cooperativa Jumangi, di cui lo stesso Cannizzo era presidente sino a pochi anni fa e che adesso viene gestita dalla moglie e dalla madre di lui. Nessuno ci trova niente di strano? Non si sente puzza di conflitto d’interesse lontano un miglio?”.

“Siccome siamo stanchi di chi, per primo – conclude la nota – si alza la mattina e si lascia andare ad improperi che non hanno né capo né coda, come opposizione a questa amministrazione stiamo ripresentando un emendamento teso ad azzerare del tutto l’attribuzione dei gettoni di presenza durante le sedute consiliari e le commissioni, così come avvenuto nella seduta contestata, tanto per ricondurre i fatti a realtà”.