Vittoria, politica in fermento: Sel chiede la testa del sindaco

Vittoria, politica in fermento: Sel chiede la testa del sindaco

VITTORIA – Seppure la giunta sia stata sospesa continua a tirare aria di tempesta a Vittoria. Il gruppo di Sel ipparino, attraverso una durissima nota, ha chiesto le dimissioni del sindaco Giuseppe Nicosia.

Ad inasprire i toni l’episodio accaduto lunedì mattina durante la conferenza stampa dell’assessore alla Trasparenza Piero Gurrieri. “Si è consumato l’ennesimo scempio del malgoverno della città: l’assessore “sospeso” dichiara di essere venuto a conoscenza casualmente di una bozza di regolamento per quanto riguarda la gestione del mercato ortofrutticolo che l’amministrazione avrebbe concertato con le associazioni di categoria. Gurrieri ha detto di averlo “recuperato” proprio grazie a qualche associazione e di essersi sentito “ignorato” dai suoi colleghi di giunta. Se tutto ciò fosse vero sarebbe un fatto gravissimo: o l’assessore ha mentito sostenendo di non essere stato informato oppure all’interno di questa amministrazione accadono cose strane con regolamenti nascosti, delibere segrete e incarichi distribuiti all’insaputa di assessori e firmati dai dirigenti a cui tocca la patata bollente come accaduto con il doppio caso che ha coinvolto l’assessore Angelo Dezio”.

“A spingere Sinistra Ecologia Libertà ad uscire da questa amministrazione – aggiunge la nota – è stato proprio questo modo di gestire la cosa pubblica: ricordiamo le carte del piano regolatore che non uscivano dai cassetti e che ancora oggi, a quanto pare, sono sconosciute ai tecnici. Ora spunta una bozza di regolamento del mercato che l’assessore Gurrieri lascia ai posteri avvertendo che la poltrona scricchiola”.

“Adesso per i cittadini la misura è colma – conclude Sel -. Il regolamento del mercato ortofrutticolo è al palo, la delibera dello schema di massima del piano regolatore non viene recepita dagli uffici, incarichi distribuiti a parenti ed amici con l’ordine degli ingegneri che a quanto si apprende avrebbe avviato un procedimento a carico del dirigente comunale e non ultima la notizia di una paventata esternalizzazione da parte della Sap di alcuni servizi che avrebbe dovuto garantire e ci chiediamo se nel capitolato firmato tra il Comune e la ditta fosse prevista questa possibilità o se l’azienda stia agendo senza rispettare quanto sottoscritto. E nell’attesa che qualcosa si smuova, la città muore ogni giorno!”

Intanto il gruppo di opposizione dell’Udc perde due consiglieri che hanno deciso di autosospendersi dal partito: si tratta di Santo Cirica e Franco Caruso.

“E’ la nostra – affermano entrambi – una decisione che parte da lontano, dalla scorsa estate. Più volte abbiamo rappresentato la necessità di avviare un cambiamento di rotta, di rispondere in maniera più pressante e più diretta alle esigenze della collettività, di prendere le distanze da chi, invece, non sembra in grado più di dare risposte alla gente. Purtroppo, le nostre voci sono rimaste inascoltate“.

Da qui la presa d’atto dei due consiglieri che “il partito è destinato a scomparire”. L’autosospensione è, nelle intenzioni dei due esponenti politici, “un segnale forte che invogli tutti a riflettere e per spingere i vertici provinciali, regionali e nazionali dell’Udc a cambiare decisamente rotta perché, in questo modo, andremo solamente a sbattere, come del resto testimoniano i deludenti risultati elettorali di domenica scorsa”.

“E’ chiaro – affermano – che siamo consapevoli di essere soltanto due modesti consiglieri comunali di una media città della Sicilia. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E se non lo si fa in questo modo, siamo certi che non cambierà mai niente. Per cui, da questo momento in poi, formalizziamo la nostra autosospensione dall’Udc. Con la speranza che le auspicate variazioni possano concretizzarsi nella direzione voluta non tanto da noi quanto in quella richiesta dall’elettorato”.