Il 5% è un dato molto basso e ha generato un botta e risposta tra il sindaco Giuseppe Nicosia e i due esponenti di FdI Andrea Nicosia e Giovanni Moscato che hanno sottolineato le responsabilità dell’amministrazione.
Nicosia ha considerato “la presa di posizione dei consiglieri strumentale” e ha spiegato che “il capitolato d’appalto, il progetto e la tipologia di intervento non prevedevano il porta a porta, e questo lo sapevano sin dall’inizio anche i consiglieri dell’opposizione, ma si confidava in un passaggio graduale e in numeri più consistenti”.
Il primo cittadino ha riconosciuto i risultati deludenti e ha chiesto una variante al capitolato che prevedesse “un forte innalzamento delle percentuali di raccolta differenziata, isole ecologiche a punti e sgravi per incentivare il conferimento, oltre ad un grande quartiere pilota in cui avviare il porta a porta”.
Questa variante è pronta – secondo il primo cittadino – e se ne sta verificando la compatibilità economica. “Nel frattempo – ha aggiunto Nicosia, tacciando di ostruzionismo l’opposizione – è pronto il Piano di raccolta ottimale predisposto tramite un incarico esterno: se lo stesso sarà condiviso e approvato, a partire da ottobre, quando scadrà l’appalto, potrebbe far decollare la raccolta differenziata”.
A caldo la risposta dei consiglieri di FdI che bollano come “farneticanti” le dichiarazioni del sindaco adducendo le colpe delle basse percentuali proprio alla sua amministrazione.
“Il problema non è la Sap – rispondono Moscato e Nicosa – (o per lo meno non è il solo); il problema è la sua pseudo amministrazione, incapace di esercitare alcun controllo sulla attività da questa compiuta. Quanto ai numeri “troppo bassi” dichiara il sindaco. Beh.. Noi lo sappiamo e lei, a quanto pare, ne è venuto a conoscenza solo dopo il nostro intervento. Non per essere polemici, ma converrà con noi che qualche dubbio a tal proposito sorga dato che, proprio all’indomani dalla nostra interrogazione, lei decide di pronunciarsi”.
Sulla mancanza dei porta a porta nel capitolato d’appalto i consiglieri fanno notare al primo cittadino che “si rende conto solo ora, dopo 3 anni dall’approvazione del progetto di quanto inadeguato fosse quel capitolato? Lei si rende solo ora conto (casualmente dopo una nostra interrogazione) di quanto fallimentare sia stata la scelta compiuta dai suoi uffici e dalla sua giunta? Ma, – ci siamo chiesti – il Nicosia sindaco di cui parliamo è lo stesso che ci ha risposto?”.
“Inoltre – proseguono Moscato e Nicosia – quanto al fatto che il capitolato originario non prevedeva il servizio porta a porta, doveroso appare compiere una precisazione al fine di ricordare allo stesso che già in data settembre 2014 gli uffici comunali, contrariamente a quanto sostiene, premettevano nel corpo della delibera n. 436 del 2014 (avente ad oggetto le convenzioni da stipulare con soggetti terzi) che la raccolta differenziata si sarebbe dovuta svolgere proprio attraverso il metodo del porta a porta… Sarà stata distrazione, ma risulta alquanto strano che il Sindaco non ricordi un atto che lo stesso ha votato in seno alla giunta comunale”.
La chiosa dei consiglieri riguarda le rinnovate promesse d’impegno del primo cittadino a fronte della sua permanenza a Palazzo Iacono da circa un decennio: “Sindaco intendiamo informarla che lei amministra in questa città da circa 9 anni! 9 anni! E poi vorrebbe farci credere, al decimo anno della sua sindacatura, che l’obiettivo della raccolta è prioritario per la sua giunta? Che gli uffici e la sua amministrazione, rimasti in silenzio per 9 anni, oggi hanno già tutto pronto? Che nel suo programma sia mai esistito il tema ambiente?”.
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