Vittoria, antimafia in città solo passerella? L’Antiracket esclusa

Vittoria, antimafia in città solo passerella? L’Antiracket esclusa

VITTORIA – All’indomani della visita della commissione nazionale antimafia, presieduta da Rosy Bindi, in città non mancano le reazioni.

Su tutte spicca l’esclusione dell’associazione antiracket che non è stata ricevuta dalla commissione. In una lettera aperta la presidente Eliana Giudice evidenzia “qualche distrazione delle istituzioni, in primis del sindaco della nostra città, avrà impedito che l’incontro avvenisse, anche se questa cosa ci appare inspiegabile”.

In effetti appare strano che chi si spende in prima persona e senza guadagno sul territorio non venga ricevuto dalla commissione antimafia. La presidente Giudice ripercorre l’impegno dell’associazione anche alla luce del recente omicidio Brandimarte e delle recrudescenze mafiose in città.

“Inoltre, a Vittoria – prosegue la lettera aperta dell’associazione – recentemente, si sono verificati una serie di attentati intimidatori ai danni di diverse attività economiche. Per tutti questi motivi e vista l’attenzione e la sensibilità che la Commissione antimafia ha dimostrato nei confronti di questa città venendo qui in visita, ci saremmo aspettati di essere invitati ad un incontro anche interlocutorio”.

La commissione ha affrontato il tema del mercato ortofrutticolo sollevato da un’interrogazione molto articolata dal senatore Pd Giuseppe Lumia e ha incontrato anche i capigruppo del consiglio comunale.

Tra questi è intervenuto Giovanni Moscato di Fratelli d’Italia che chiarisce: “Ringraziamo la commissione per la presenza in città ma ho spiegato che spesso si vuole gettare a tutti i costi un’ombra sul mercato”.

“Sulla formazione del prezzo – aggiunge Moscato – intervengono meccanismi controllati dalla grande distribuzione organizzata che sta distruggendo il settore. Ovviamente la criminalità organizzata si insidia all’interno di queste crepe e il problema non può essere soltanto il mercato”.