Ragusa – Catania, secondo round: Minardo vs Digiacomo e Dipasquale

Ragusa – Catania, secondo round: Minardo vs Digiacomo e Dipasquale

RAGUSA – Continua lo scontro dialettico – a colpi di comunicati stampa – tra gli onorevoli dell’area ragusana. Il tema del contendere è la firma per la convenzione riguardante il raddoppio della Ragusa – Catania, attesa da tempo e prevista per la giornata odierna a Roma. Da una parte Pippo Digiacomo e Nello Dipasquale (Pd) hanno indossato i guantoni da boxe per picchiare duro contro il deputato nazionale Nino Minardo (Ncd), accusato di sgarbo istituzionali per non averli coinvolti nell’iter.

A stretto giro di posta – dopo i montanti dei deputati regionali – è arrivata la risposta, con un bel gancio, di Nino Minardo. il quale chiede: “Il problema dove sta?”.

“Sono dispiaciuto del dispiacere che ho causato agli onorevoli Nello Dipasquale e Pippo Di Giacomo – spiega Minardo – per aver comunicato all’onorevole Sebastiano Gurrieri, componente il comitato ristretto per la Ragusa-Catania, della firma della convenzione per l’autostrada Ragusa-Catania che avverrà al Ministero per le infrastrutture. Dispiacere che esprimono in una loro nota che sa tanto di volpe che non seppe arrivare all’uva”.

“Non mi meravigliano comunque le parole e i toni usati nei miei confronti da Dipasquale – attacca il deputato di Ncd – del quale conosco bene metodi ed azioni e soprattutto, linearità di comportamenti nella politica. Mi sorprende piuttosto Pippo Di Giacomo, al quale, di converso, riconosco capacità politico-istituzionali e capacità di saggio uso saggio di azioni e parole. Nello Dipasquale (del quale in questo momento mi sfugge l’appartenenza politica visto che non riesco più a seguirne le traiettorie del tutto simili a quelle di una palla-pazza), mi riconosca almeno il merito di averlo ridestato da un torpore di tanti mesi, durante i quali non avevamo avuto più sue notizie e suoi interventi sui problemi seri di questa provincia”.

“Mi dicono che la sua corsa zigzagante per gli schieramenti politici– prosegue sarcastico Minardo – si sia fermata da qualche giorno nella stazione di quel Pd che, quando era sindaco di Ragusa, accusò durante un famigerato comizio a Niscemi, di “fare schifo per avere bloccato un territorio attraverso il piano paesistico”. Allora parlò di un governo di Sicilia (dove c’era il Pd) rappresentato “da pagliacci e da persone che hanno affamato e stanno affamando i nostri territori, imitandoli di essere i principali responsabili della distruzione della Sicilia”. Al di là di quelle sue parole che conclamano la sua celeberrima e celebratissima coerenza (ehm ehm…) di pensiero e di appartenenza, è comunque sulla scorta di questa che do peso nullo ad ogni sua odierna affermazione ma tengo egualmente a precisare che non ho deciso di invitare nessuno a Roma per la firma della convenzione ma piuttosto mi sono sentito in dovere di comunicare la notizia al Comitato ristretto per la Rg-Catania, nella persona dell’onorevole Sebastiano Gurrieri”.

Della passerella politica di cui parlano Dipasquale e Di Giacomo – conclude il deputato – sono io che ne faccio volentieri a meno: Io so qual è la differenza tra la passerella e la politica! Tant’è che, proprio perché non amo le passerelle, non parteciperò all’incontro romano. Per me è importante che l’obiettivo si sia stato raggiunto e di questo sono contento e soddisfatto. E’ probabile invece che Nello abbia il forsennato desiderio di passerelle”.



Nello Dipasquale incassa e ribatte, dopo essersi ritemprato all’angolo con l’aiuto del coach Digiacomo: “L’onorevole Nino Minardo è abituato agli yes-man e dunque non tollera che qualcuno si permetta di rinfrescargli la memoria, ma certamente non potevamo aspettarci una risposta così politicamente puerile come quella che ha dato, mischiando le carte nel tentativo di fare solo confusione”.

“Nessuno può permettersi di mortificare il lavoro che i parlamentari hanno svolto, a Palermo e a Romaspiega l’ex sindaco di Ragusaper il raggiungimento dell’obiettivo, così come nessuno può nascondere il fatto che da sindaco di Ragusa ho lanciato io l’idea del progetto di finanza. E su questi aspetti non possono essere sufficienti nemmeno le elucubrazioni mentali di Nino Minardo che non sapendo cosa dire preferisce soffermarsi sulla mia storia politica e sulle mie scelte”.

“Le mie scelte politiche in ogni caso non c’entrano proprio nulla sulla vicenda del raddoppio della Ragusa – Catania e dunque non ha senso utilizzarle come risposta ad un’osservazione – prosegue Dipasquale -. E del resto io posso dire a testa alta di avere una storia politica e di consenso ben al contrario dell’onorevole Minardo. Lui non è nient’altro che il frutto della degenerazione di questo sistema politico e di una legge elettorale che molti di noi abbiamo criticato e combattuto, motivo anche del mio allontanamento dal centrodestra”.

“Siamo tutti felici della positiva notizia per la Ragusa – Catania – ha concluso Dipasquale -. E ci auguriamo che finalmente si faccia. La classe politica su questo si è impegnata. Non ci sembrava corretto che qualcuno tentasse di sminuire il lavoro e i meriti di una parte di coloro che si sono impegnati affinché questo si potesse realizzare. Il resto sono polemiche sterili e inutili. Bastava rispondere che era stato un errore e che i parlamentari sono sempre invitati. Ma questo non appartiene alla statura politica del garbato interlocutore che con ansia aspetto di poter incontrare in un pubblico confronto”.

Foto Flickr Crupi cc license