VITTORIA – Già in passato il nostro giornale si era occupato del parco di Serra San Bartolo e del Museo del Contadino denunciandone l’abbandono e i raid vandalici che stavano compromettendo inesorabilmente la struttura.
Il Comune ha poi deciso – dopo le pressioni delle associazioni ambientaliste e della politica – di emanare un avviso pubblico per la gestione del parco naturale per restituire alla città un bene ambientale dal valore unico e inestimabile.
Però – come denuncia Fratelli d’Italia – sembrerebbero esserci nuovamente delle opacità nella gestione della cosa pubblica e del parco in questo caso.
Il tutto deriva dalla prima aggiudicazione provvisoria. Numerose associazioni ambientaliste, culturali, teatrali, di attività sociale tra cui WWF, Fare Verde, Corpo bandistico, Spazio instabile, Parent Project, Movimento educazione cinofila, ACEV e altre ancora si erano unite per presentare un progetto unico per ridare nuova vita a Serra San Bartolo.
Ma, come scrivono Giovanni Moscato e Andrea Nicosia, “si sperava in un’inversione di rotta, si immaginava ad un parco realmente fruibile all’intera città e invece qualsiasi sogno è stato frustrato da becere logiche di speculazione e spartizione politica”.
Al momento sarebbe stato preferito il progetto di una coop modicana che si occupa di disabilità mentale che – secondo i consiglieri FdI – ha presentato “un progetto certamente diverso rispetto a quello delle associazioni di cui sopra e che soprattutto ha una visione del parco non corrispondente alle esigenze della città e della collettività, cioè la totale e assoluta fruibilità pubblica”.
Ma al di là delle valutazioni inerenti al progetto emerge un altro dato: secondo i consiglieri sarebbero stati preferiti i soliti noti.
Nelle pieghe del progetto, difatti, emerge che il progetto vincente vede la collaborazione tra la coop modicana Antares e la famosa coop Jumangi, vicina all’assessore Cannizzo e già balzata agli onori delle cronache per presunti conflitti d’interesse e aggiudicazioni con ribassi d’asta irrisori sempre smentiti dallo stesso esponente della giunta Nicosia.
“Non è bastato lo scandalo Dezio – attaccano i consiglieri Moscato e Nicosia – altro che trasparenza e legalità. Qui si sta iniziando la campagna elettorale permettendo alle persone e associazioni vicine al Pd di poter sfruttare gratuitamente alcuni beni comuni, beni del’intera collettività”.
“Quanto avvenuto con Parco Serra San Bartolo è gravissimo – aggiungono gli esponenti di FdI – i conflitti di interesse e familiari di quest’amministrazione sono sempre più marcati, altro che questione morale, questi signori ormai non hanno più senso del pudore. Ormai manca solo 1 anno alla fine della legislatura ed è iniziato l’attacco alla città”.
. Di conseguenza Moscato e Nicosia hanno preannunciato un esposto alla procura e al prefetto per “fermare il saccheggio” anche se, visto che l’aggiudicazione non è definitiva, sperano che “il sindaco e il dirigente smentiscano”.
Intanto il Presidente della Commissione Cultura, Andrea Nicosia, ha convocato per venerdì 8 maggio, apposita commissione per discutere proprio dell’affidamento del Parco di Serra San Bartolo.