“Rosario, prezioso nostro, ci hai lasciato senza parole”: il post strappalacrime dell’Agriturismo in cui lavorava il 27enne

“Rosario, prezioso nostro, ci hai lasciato senza parole”: il post strappalacrime dell’Agriturismo in cui lavorava il 27enne

RAGUSA – Rosario Pace, 27 anni, è la vittima del tragico incidente sulla Comiso-Santa Croce. A scontrarsi una Renault Clio e una Renault Modus che sembra viaggiassero in direzione opposta.

Il giovane, che lavorava come cameriere in un agriturismo, viaggiava sulla Modus e, a seguito del forte impatto, non ce l’ha fatta. Un altro uomo di 39 anni è rimasto ferito ed è stato portato in ospedale.

A testimoniare la violenza dello scontro anche le condizioni dei mezzi coinvolti: uno dei motori delle auto è addirittura uscito fuori ed è stato trovato diversi metri dopo.

Piogge di messaggi di cordoglio

È difficile formulare un pensiero, sono e siamo tutti un mix di tristezza ed incredulità dove tutto risulta così confuso. Penso che sul dizionario tra la definizione di Amicizia e Lealtà ci sia senza dubbio un riferimento alla tua persona. Ragazzo ed uomo capace di donare sorrisi e gioia, vivrai nei nostri ricordi. Riposa in pace”, scrive Lorenzo.

Sono sconvolto di aver letto una notizia così brutta caro amico mio, sei stato un grande amico, bravo, gentile con tutti, eri solare e disponibile per tutti, quanti ricordi insieme a giocare a calcio e quando ci vedevamo a scuola e ripetevamo sempre la stessa frase ‘nun sturiaiu nenti’ da quando sono in Germania ci eravamo un po allontanati ma appena sono venuto a trovarti a Scornavacche è stato un piacere immenso nel rivederti mio caro Rosario, ti voglio ricordare sempre con il sorriso. Riposa in pace mio grande amico“, aggiunge Simone.

Il post strappalacrime dell’Agriturismo nel quale lavorava

Trovare le parole, in questo momento così, in una situazione del genere, e soprattutto per te, risulta davvero difficile. Rosario nostro.

Sei entrato piccolo e volenteroso di insegnarti un mestiere che hai fatto tuo, che hai tessuto sulla tua pelle e di cui ne andavi fiero.

Hai servito con il tuo splendido sorriso e nel miglior modo che avevi, tutti i nostri cari clienti, che ti elogiavano e ti aspettavano. Per noi eri un figlio, un fratello, un nipote, un cugino, l’amico di tutti e parte importantissima del nostro mondo.

Cu cumamma ca? Rosario Pace’, dicevi, ed era vero…

Adesso chi servirà ai tavoli con tanta spensieratezza? Chi ci farà sorridere nelle serate più pesanti?

Ci hai lasciato senza parole.

Che il Signore e gli Angeli del Paradiso, possano accogliere la tua anima preziosa.
R.i.p. Rosario, prezioso nostro“.