RAGUSA – Sotto shock la comunità modicana per la perdita del giovane motociclista 26enne Carmelo Vicari, morto nell’incidente stradale che si è verificato nella zona industriale Modica-Pozzallo (Ragusa).
La donna 49enne che si trovava alla guida del Suv contro il quale si è scontrato Carmelo Vicari, invece, è fuori pericolo. Subito dopo l’impatto è stata trasportata in elisoccorso al Trauma Center di Catania, dove sono state riscontrate fratture costali e alle scapole.
La vittima era un dipendente dell’Avimecc, dove lavorava insieme alla moglie, e lascia – oltre lei – anche due figli, di cui uno nato da poco.
La polizia di Modica sta effettuando i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente mortale anche al fine di attribuire eventuali responsabilità.
Messaggi di cordoglio
Tantissimi i messaggi di cordoglio per Carmelo. Tra questi anche l’azienda Avimecc ha pubblicato un lungo post: “È un giorno triste per la famiglia Avimecc. La tragedia di oggi, ci lascia tutti nel dolore. Carmelo era uno di noi. Tradito dal suo desiderio romantico, dalla sua passione“.
Ancora: “Sgomento e tristezza non bastano a placare il nostro cuore e ad aprire un orizzonte di speranza. Non c’è altro da dire. Vogliamo in maniera semplice e genuina abbracciare la famiglia e dedicare a tutti i cari di Carmelo le nostre preghiere“.
L’amore per le moto
Una delle sue grandi passioni erano proprio le moto e, infatti, sul suo profilo Facebook – giorni prima – aveva pubblicato un post in cui invitava i motociclisti a prestare massima prudenza in strada.
Questo il contenuto di ciò che aveva pubblicato: “Lettera di un motociclista da lassù. Non strafare per dimostrare qualcosa… moriresti da stupido… non rinnegare quel brivido di paura che ti dice ‘stai esagerando’… ascolta la tua moto rispettala e non preoccuparti di arrivare dopo… ogni volta che sali sulla sella della tua moto accarezzala… e dille che la riporterai a casa intatta… solo chi sa togliere il gas quando serve è degno di rispetto… tutti sappiamo tenere aperto oltre ogni limite… oltre ogni ragionevole dubbio… ma solo quando saprai chiudere il polso sarai un vero motociclista… fallo per chi ti aspetta a casa… e fallo per me… un bikers che non c’è più… ogni volta che chiudi il polso non sarò morto invano… così facendo tu per un attimo mi onorerai e ringrazierai… sperando che queste parole vengano sempre ricordate da ciascuno di noi… perché la pista è fatta per correre, la strada no!“.