Economia

Green Energy Day: a Ragusa il forum sull’Agroecologia Circolare

RAGUSA – La transizione ecologica dell’agricoltura passa da Ragusa. In occasione del Green Energy Day, Legambiente ha scelto la città iblea per ospitare il primo Forum sull’Agroecologia Circolare, un evento che ha messo al centro il dialogo tra mondo scientifico, istituzioni e imprese per delineare una nuova visione del comparto agroalimentare, capace di unire sostenibilità, competitività e giustizia sociale.

Cuore dell’iniziativa, ospitata nell’Aula Magna del Consorzio Universitario di Ragusa, è stato il confronto tra esperti, amministratori, istituzioni e operatori del settore. Secondo Angelo Gentili, responsabile nazionale agricoltura di Legambiente, “dialogare con il mondo scientifico e produttivo oggi è fondamentale. L’agroecologia non è solo una strategia per ridurre gli impatti ambientali, ma è anche un asse di maggiore competitività per il Made in Italy. Quando la qualità si abbina alla sostenibilità, i risultati sono migliori. Il Green Deal non è un nemico, ma la cura per un cambiamento radicale del sistema”.

Green Energy Day a Ragusa. Tanti i casi virtuosi

Giorgio Massari, assessore allo Sviluppo economico e alle Politiche agroalimentari del Comune di Ragusa, ha sottolineato come il territorio ibleo è pronto ad accogliere e valorizzare le pratiche agroecologiche: “Ragusa è il luogo giusto per questo forum. Qui l’agricoltura è già fortemente innovativa, investe nel biologico ed è aperta al dialogo con la ricerca. Parlare di agroecologia significa parlare delle nostre vite e del futuro delle nostre comunità”.

Uno spazio ad ogni panel del forum, organizzato in occasione degli Energy Green Day 2025, è stato dedicato al tema delle agroenergie. Edoardo Bonaccorsi, amministratore di Assoro Biometano, ha presentato il caso dell’impianto nella Valle del Dittaino, che opera in un’area semidesertica dove le temperature estive superano i 40°C e le precipitazioni sono scarse. “Il biometano agricolo – ha spiegato – non gestisce rifiuti, ma scarti agricoli. È una filiera pulita, esclude le microplastiche. È una risorsa concreta per la resilienza climatica”.

Sul fronte normativo, Fulvio Belluomo, dirigente generale dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, ha ricordato che “sono passati quattro anni per avere un decreto che fissasse le linee guida sull’agroecologia. Ora, con i nuovi bandi del PSP, premieremo le aziende che adottano criteri agroecologici, ma aspettiamo la formulazione dei prossimi avvisi per inserire integralmente la norma, dopo averla definita e approvata. Tornare a un’agricoltura a misura d’uomo potrà aiutare anche i contesti globali”.

Agricoltura è giustizia sociale, il dibattito al Green Energy Day di Ragusa

Il forum ha messo anche l’accento sulla giustizia sociale nel lavoro agricolo. “Non esiste una sola agricoltura, ma mille agricolture, e tutte devono essere giuste – ha dichiarato Sandro Gambuzza, vicepresidente nazionale di Confagricoltura – Dopo nove anni di discussioni sul caporalato, ora serve un cambio di passo. Le aziende non possono competere abbassando i diritti dei lavoratori”.

Su questo punto è intervenuto anche il magistrato Bruno Giordano, che ha evidenziato come “gli strumenti giuridici per contrastare sia il caporalato sia fenomeni come quello delle fumarole – pratica ancora diffusa nel ragusano – esistano già. Serve solo applicarli con fermezza per trasformarli in un deterrente efficace. Lo Stato deve tornare a essere visibile anche nelle campagne”.

A chiusura della giornata, una delegazione di Legambiente Sicilia ha visitato Serra Archimede, modello virtuoso di integrazione tra produzione agricola ed energia rinnovabile. L’impianto, promosso da Regran e riconosciuto da Legambiente come buona pratica, è in grado di generare 1 MWp di energia solare per sostenere un sistema agricolo a impatto zero, capace di produrre fino a 120 tonnellate l’anno di prodotti agroalimentari.

“Abbiamo voluto costruire un esempio tangibile di ciò che l’agroecologia può diventare quando incontra l’innovazione tecnologica – ha dichiarato Alberto Mangione, responsabile del progetto – Serra Archimede è il primo tassello di un modello replicabile, da Ragusa al resto del mondo”.

“Abbiamo scelto di visitare Serra Archimede – ha concluso Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – perché vogliamo parlare a chi teme che le energie rinnovabili siano una minaccia per l’agricoltura. Non solo non è vero, ma è possibile far convivere agricoltura e fonti rinnovabili in modo armonico. Il mondo agricolo ha a disposizione moltissime soluzioni sostenibili, e proprio da qui può partire una nuova stagione di innovazione e resilienza”.

Chiara Borzì

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Chiara Borzì
Tag: Forum sull’Agroecologia Circolare Green Energy Day Legambiente Sicilia Ragusa

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