“La via del cioccolato” a Modica, viaggio nello spazio e nel tempo

 

MODICA – Oggi la prof.ssa Grazia Dormiente, direttore culturale del Consorzio tutela del cioccolato di Modica (CTCM) ci ha rilasciato un’intervista che permette di entrare nel cuore pulsante di un progetto europeo di vasto respiro: “la via del cioccolato”, un dossier sull’itinerario culturale europeo presentato al Consiglio d’Europa che vede coinvolti ben otto stati europei: Spagna, Francia, Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Ungheria, Slovenia.

La prof.ssa ritiene che “nella società attuale, nonostante tutte le comodità di cui si dispone, il viaggio risponde all’esigenza di conoscere, di sprovincializzare la propria cultura e di scoprire, come nel nostro caso, la cifra interculturale che contraddistingue popoli e nazioni. È oramai accertato che l’arte cioccolatiera non ingloba solo i campi del gusto e del piacere, ma anche quelli della storia, dell’arte, del costume, della sociologia, dell’economia e persino della geopolitica

Il cioccolato dunque entra in campo come conosciuto strumento di godimento del palato ma anche come nutrimento della conoscenza attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo che nel caso di Modica riporta al lontano 1746, data della nascita del cioccolato modicano documentata dalle carte del nobile casato dei Grimaldi, inestimabile tesoro del Museo del Cioccolato della città.

Un prodotto dolciario che ha inoltre l’enorme potere di unire popoli e culture lontane mantenendone allo stesso tempo la diversa identità culturale.

Difatti, continua la prof.ssa “da quando il cacao si è diffuso in Europa, ogni regione ha interpretato il frutto del leggendario albero sia miscelandolo ai saperi identitari di un luogo e di una società, sia elaborando quelle straordinarie filigrane che portano dentro il gesto, l’esperienza e la tipicità di secoli di storia affinché si attui un dialogo costruttivo che va aldilà di confini storici e di marginalità territoriali”.

Questo dolce itinerario dona alla città di Modica la possibilità di raccontare e raccontarsi attraverso, come ci racconta ancora la prof.ssa, “la rete museale e quella archivistico – bibliografica, brani che narrano il fascinoso romanzo del cioccolato, ambientato in città e borghi storicamente correlati alla diffusione in Europa della sorprendente prelibatezza estratta dai semi dell’albero del cacao codificato nel 1753 da Linneo come ‘theobroma cacao’. Perciò la via del cioccolato intende esaltare i segni materiali e immateriali esibiti in musei che del cacao e del cioccolato documentano sia le plurisecolari vicende storiche, sia l’evoluzione di tecniche produttive, collegate ai mutamenti socio-economici. Per tale ragione il sindaco di Modica , Ignazio Abbate, ha affidato a Raymond Bondin, commissario Unesco, l’elaborazione del dossier sulla iscrizione della tecnica di lavorazione settecentesca del cioccolato di Modica nel Registro delle Eredità Immateriali – Unesco”.

Grandi progetti e grande orgoglio per coloro che hanno lavorato per trovare l’eccezionalità nella marginalità di cui purtroppo la Sicilia e i suoi inestimabili prodotti spesso sono protagonisti.

La prof.ssa Dormiente, assieme a Nino Scivoletto, direttore del CTCM, con il supporto del sindaco Ignazio Abbate, guardano insieme con fiducia al nuovo traguardo dell’Expo 2015 affinché, come afferma la prof.ssa “Modica possa ancora una volta raccontare accanto ai beni artistici, architettonici e archeologici, anche aspetti dell’identità locale, nazionale ed europea, quali le risorse e le tradizioni enogastronomiche, l’artigianato e le produzioni tipiche locali. Il cioccolato da mirabile ispiratore di arte, letteratura, teatro, cinema sarà messaggero degli ammalianti connubi tra dolce e cultura territoriale”.