Alla scoperta dei tesori della Sicilia: il barocco di Modica e Scicli

Alla scoperta dei tesori della Sicilia: il barocco di Modica e Scicli

RAGUSA – La passeggiata della domenica in questa estate dedicata alla ricerca dei tesori più belli dell’Isola oggi fa tappa alla scoperta del barocco siciliano, nel cuore della Val di Noto. La redazione NewSicilia.it vi accompagna tra le strade di Modica e di Scicli.

Cosa vedere a Modica

Tra le prime soste obbligatorie a Modica, immancabile è quella al Duomo di San Giorgio, che rappresenta un vero e proprio monumento simbolo del barocco siciliano. La facciata, che si eleva per un’altezza complessiva di 62 metri, fu costruita a partire dal 1702 e completata nel 1842, l’intera struttura venne edificata dopo il terribile terremoto del 1963 che distrusse parte dei comuni della zona.

Costruito sopra una rupe in un punto che offre una vista gradevole e suggestiva, il Castello dei Conti di Modica ha rappresentato per molto tempo la sede del potere. Del Castello originale resta ben poco, ma ciò che appare ancora intatta è la Torretta di avvistamento di origine medioevale sulla quale è stato posto un orologio meccanico ancora perfettamente funzionante e visitabile, ma solo in particolari occasioni.

Curiosità su Modica

La città di Modica è nota non solo per le sue bellezze barocche che le hanno garantito la nomina a Patrimonio dell’Umanità, ma anche per le peculiarità culinarie.

Il cioccolato modicano è diventato simbolo della zona, la sua particolarità consiste nell’essere molto granuloso come vuole un’antica ricetta di origine spagnola. La storia del cioccolato si intreccia indissolubilmente con quella delle dominazioni a cui è stato sottoposto il territorio.

Un altro piatto imperdibile della zona è la scaccia modicana, una sfoglia di grano duro lavorata fino a ottenere un impasto sottile da farcire con ricotta fresca e cipolla oppure ricotta fresca e salsiccia.

Storia di Scicli

Dopo aver gustato le bellezze e le bontà di Modica, non resta che prendere la macchina per dirigersi verso Scicli, facilmente raggiungibile con l’auto in 20 minuti.

Il centro storico della cittadina in provincia di Ragusa nel 2002 è stato nominato, insieme ad altri sette comuni del Val di Noto, Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

La presenza di cave e grotte carsiche favorirono la nascita dei primi insediamenti, poi passati sotto il dominio dei greci e dei bizantini. Oltre alla presenza dei greci furono stati ritrovati reperti che testimoniano la presenza dei romani e dei cartaginesi.

Dopo la peste, anche grazie ad agevolazioni economiche a favore di chi decideva di risiedere in città, si ebbe un nuovo sviluppo demografico, ma il tremendo terremoto del 1693 causò 3mila morti e la distruzione di gran parte della città, che venne ricostruita nei secoli successivi in chiave barocca.

Curiosità su Scicli

Scicli è stato teatro di numerose riprese della serie televisiva Il Commissario Montalbano, tratto dai romanzi dello scrittore Andrea Camilleri. In particolare il palazzo del commissariato di Vigata è in realtà il municipio di Scicli e la stanza del questore Luca Bonetti Alderighi è nello specifico l’ufficio del sindaco.

Cosa vedere a Sclicli

Dopo una passeggiata tra le vie del centro storico, ammirando i palazzi e le chiese barocche, il percorso prosegue verso la chiesa di San Matteo, posta sul colle da cui prende il nome. Il terribile terremoto fece crollare la struttura precedentemente edificata, ricostruita esattamente nello stesso punto in cui si trovava prima del sisma, sotto la spinta propulsiva del popolo.

La domenica tra il barocco siciliano, alla scoperta di Modica e Scicli

Il bellissimo edificio oggi non è più visitabile al suo interno e per questo motivo è stato spogliato di tutte le sue ricchezze, spostate e trasferite nella Chiesa Madre. La chiesa, infatti, è sconsacrata ormai da tempo, ma il fascino per il luogo e per ciò che rappresenta resta ancora vivo. Quella di San Matteo è la chiesa più antica del paese, tanto che quasi certamente esisteva già in epoca medievale.

La domenica tra il barocco siciliano, alla scoperta di Modica e Scicli

La ricerca dei luoghi più belli dell’Isola prosegue puntuale la prossima settimana, alla scoperta di nuovi tesori.