ACATE – Inizia la conta dei danni dopo la scossa che alle 21,27.33 ha fatto tremare la Sicilia. Ad Acate, il comune più prossimo all’epicentro, infatti, sono presenti venature lungo alcune strade.
La scossa, breve ma molto intensa, è avvenuta lungo la costa Ragusana, a una profondità di 32 chilometri che così ha permesso che quest’ultima venisse avvertita anche a lunghe distanze.
Come già detto, il comune di Acate, in provincia di Ragusa, si trova a meno di 15 chilometri di distanza dall’epicentro e, pertanto, l’impatto del sisma è stato più forte. Nelle strade sono visibili venature dell’asfalto e, in alcuni casi, anche spaccature di alcuni millimetri.
Sono in corso, intanto, tutte le procedure post-terromoto, tra questi anche i sopralluoghi lungo il noto comune del Ragusano al fine di verifiche di eventuali danni agli edifici.
Ancora tanta la paura tra la popolazione che, in alcuni casi, ha optato di passare la notte dentro la propria vettura piuttosto che rientrare nelle abitazioni, probabilmente in virtù di vecchie e storiche paure riemerse.
Una preoccupazione che, però, non ha investito solo il Ragusano, bensì anche le province confinanti.
Fonte foto: Instagram – giovanni_labisi_photography
