RAGUSA – Un evento naturale inaspettato e spaventoso: si parla del terremoto che pochi minuti fa è stato avvertito nell’area costiera di Ragusa e in gran parte della Sicilia.
“È stato un boato assurdo, poi le finestre tremavano, tremava tutto. È la prima volta che assisto a una cosa del genere. Assurdo, veramente”, racconta una giovane da Ragusa, epicentro della violenta scossa, di magnitudo 4.4.
Pare che tanta gente sia persino uscita in strada, terrorizzata nel cuore di una serata apparentemente tranquilla. Questo 22 dicembre 2020 riporta alla mente brutti ricordi, legati al violento sisma che ha colpito la provincia di Catania nella notte tra Natale e Santo Stefano nel 2018, e genera momenti di smarrimento per chi si chiede se ci siano stati o meno danni in seguito alla scossa.
Sono ancora pochi i dettagli in merito all’origine del sisma, avvenuto a poche ore di distanza dall’eruzione dell’Etna che ha incantato il capoluogo etneo questa mattina (sembra, però, che i due episodi non siano collegati). Protezione civile e forze dell’ordine sono già all’opera per dare risposta alle numerose segnalazioni dei cittadini e verificare l’entità di eventuali danni. Maggiori informazioni emergeranno nelle prossime ore.
Quel che si sa con certezza, anche grazie ai social, è che l’intera Sicilia ha avvertito il forte boato che ha fatto tremare la terra questa sera: Palermo, Enna, Catania, Agrigento, Ragusa, Siracusa… Le testimonianze arrivano da tutta l’isola. Siracusa e Ragusa risultano le zone dove il sisma si è avvertito in maniera più chiara, ma diverse sono le testimonianze provenienti anche dal capoluogo etneo.
“A Comiso abbiamo preso un bello spavento”, racconta una studentessa. Segnalazioni di avvertimento della scossa giungono anche da Militello, Camporotondo Etneo, Gravina, Adrano, Scordia, Mascali, Catania centro, Acireale, Belpasso, Trecastagni, Misterbianco, Zafferana, Biancavilla, Grammichele, Modica, Ispica e diverse altre zone.
Secondo alcune segnalazioni sui social, il terremoto sarebbe stato avvertito perfino a Reggio Calabria.
Fonte immagine: Ingv