Svolta nell’omicidio della donna trovata in casa con il cranio fracassato: fermato il marito

Svolta nell’omicidio della donna trovata in casa con il cranio fracassato: fermato il marito

RAGUSA – Dopo essere stato sentito nuovamente, nella notte è stato fermato il marito di Maria Zarba, 66 anni, uccisa lo scorso giovedì a casa sua. La donna è stata trovata senza vita con il cranio fracassato dal nipote che era appena tornato da lavoro e ha lanciato l’allarme.

Aveva quattro figli: 2 maschi 2 femmine ed era una ministeriale laica, molto conosciuta nella sua zona. Si era separata da Giuseppe Panascia, 74 anni, ex tecnico di un istituto superiore, da circa un anno.

Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a colpire violentemente più volte la donna con un oggetto contundente particolarmente duro, procurandole anche un esteso trauma cranico.

L’argomento principale della loro separazione, che lui non avrebbe accettato, erano le lamentele delle 66enne per il mancato versamento di soldi. Le indagini si sono concentrate sulla sfera personale della donna, escludendo subito la rapina, in quanto non vi erano segni di effrazione e non mancavano oggetti preziosi.

Dopo diversi sopralluoghi e dopo due lunghi interrogatori, la Procura ha deciso di procedere al fermo per omicidio volontario, anche sulla base di quelle che l’accusa ritiene le incongruenze nelle sue dichiarazioni.

Il nipote, con il quale abitava, le ha dedicato un messaggio su Facebook: “Ciao amore mio: ho perso una mamma diventata il mio angelo custode. E’ andato via il mio cuore… che solo tu mi facevi battere fortissimo. Ti amo da impazzire”.