RAGUSA – Carabinieri: Ecco i fatti di cronaca più importanti di questo pomeriggio a Ragusa e provincia.
- I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Modica, nel corso di uno specifico servizio di ricerche, hanno rintracciato e tratto in arresto un altro soggetto extracomunitario di nazionalità tunisina, Khaled Guesmi, 28enne, già noto alle forze di polizia, destinatario dell’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal tribunale di Ragusa nell’ambito dell’Operazione “Transporter”, che lo scorso giugno ha consentito l’arresto di altre 11 persone per i reati di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Già da qualche giorno, infatti, i militari del nucleo operativo della compagnia di Modica erano sulle tracce di Khaled Guesmi che era stato notato di nuovo in provincia di Ragusa dopo essersi assentato per un periodo, probabilmente per sottrarsi alla cattura nell’ambito dell’operazione “Transporter”. Nel corso di un servizio di pedinamento, l’uomo è stato notato mentre si trovava per le strade di Ispica e, nonostante si fosse fatto crescere la barba ed i capelli per evitare di essere riconosciuto, è stato individuato dai militari dell’Arma che hanno fatto scattare il blitz ed hanno bloccato lo straniero. Immediatamente è stata effettuata una perquisizione domiciliare nell’abitazione del tunisino senza, tuttavia, trovare sostanze stupefacenti. Successivamente, lo straniero è stato condotto in caserma dove è stato dichiarato in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare poiché anche lui facente parte degli indagati nell’ambito dell’operazione “Transporter”. Al termine delle formalità di rito è stato condotto nella Casa Circondariale di Ragusa.
- I carabinieri della Stazione di Ispica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di cinque persone tutte originarie di Catania, quattro donne ed un uomo, A.G., classe ’97, incensurata, A.C., classe ’82, A.V., classe ’82, S.A., classe ’97 ed M.C., classe ’95, questi ultimi già noti alle forze di polizia, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Valentina Botti, che ha condiviso a pieno gli indizi di colpevolezza forniti dai Carabinieri di Ispica a carico degli indagati. Infatti, i malviventi sono ritenuti i responsabili di diversi furti avvenuti ad Ispica e Pozzallo, tra i mesi di marzo e maggio 2016, all’interno di alcuni supermercati della zona. In particolare, i rei, in trasferta da Catania, individuavano l’obiettivo da colpire e, in gruppo, entravano all’interno dei supermercati prescelti per raggiungere gli espositori della merce da cui prelevavano quanta più merce possibile, occultandola all’interno di alcune borse opportunamente portate al seguito. Nella circostanza, uno o due elementi del gruppo si posizionavano all’inizio delle corsie degli espositori in modo da controllare l’eventuale arrivo di altri clienti e dipendenti del supermercato. Una volta riempite le borse, la banda si dirigeva alle casse ove, per evitare il controllo, ogni soggetto si presentava con un prodotto da pagare in modo da giustificare la loro presenza nel supermercato e destare quindi meno sospetto nella cassiera, per poi allontanarsi liberamente con la merce nascosta nelle borse. A seguito di alcuni episodi di furto, i militari dell’Arma hanno subito avviato un’intensa attività d’indagine per scoprirne gli autori, tanto che, dalla visione delle immagini dell’impianto di sicurezza degli esercizi commerciali colpiti hanno raccolto dalle prime riprese dei soggetti mentre asportavano la merce. A questo punto, i Carabinieri hanno confrontato le riprese con delle altre immagini di furti avvenuti con le stesse modalità nelle zone limitrofe e sono riusciti a risalire all’identità della banda. Dunque, sulla base degli elementi di prova forniti dai carabinieri, il gip del Tribunale di Ragusa ha ritenuto opportuno emettere l’ordinanza di misura cautelare nei confronti dei responsabili dei furti anche in considerazione della sussistenza del concreto ed attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie e della sistematicità nella condotta. Quindi, è scattato il blitz dei Carabinieri che hanno rintracciato tutti i cinque componenti della banda che sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Catania, con l’ulteriore prescrizione di non allontanarsi dalle loro abitazioni dalle ore 20.00 alle ore 08.00 di ogni giorno.