SCICLI – E’ stato arrestato dalla polizia appena in tempo. Andava ripetendo che non gli importava nulla di finire in galera ma doveva “punire” la moglie.
Così per Piero Donzella, 40enne di Scicli, sono scattate le manette per la detenzione di un’arma clandestina e alterata.
La denuncia è stata sporta dalla moglie lo scorso martedì: dopo le scenate quotidiane e le minacce la donna ha raccontato che il marito la vessava telefonicamente. Gli agenti sono subito intervenuti nonostante le promesse di redenzione dell’uomo.
Durante un’ispezione in casa di Donzella nel marsupio che aveva a tracolla vi era un coltello di grande dimensione e con apertura a scatto. Inoltre è stata rinvenuta una pistola perfettamente funzionante calibro 9, modificata e clandestina e con diverse munizioni, alcune delle quali con spiccate potenzialità offensive. In pratica erano proiettili in grado di perforare anche la carrozzeria di un’auto.
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Al termine della perquisizione Donzella è stato tratto in arresto e condotto in carcere, mentre la donna è stata segnalata ai centri antiviolenza che l’assisteranno nel proseguo dell’iter che ha scelto di percorrere: quello della denuncia e quindi di interrompere le violenze subite.