SANTA CROCE CAMERINA – Ha spento 100 candeline la signora Francesca Giorgia Arestia, da tutti conosciuta come zia Gina, cittadina di Santa Croce Camerina, nata il 25 giugno del 1923.
Alla cerimonia, non poteva mancare il sindaco Peppe Dimartino che, a nome di tutta la città, ha omaggiato la centenaria di una torta con il simbolo del Comune.
La storia di zia Gina
La più piccola di sei figli, trascorre la sua infanzia tra Ragusa Ibla e Santa Croce Camerina dove i suoi genitori, Vincenzo Arestia e Giorgia Occhipinti avevano la campagna.
Quando decisero traslocare a Santa Croce, abitavano in via Gozzi 42. A 15 anni viene corteggiata dal giovane Carmelo Bracchitta di cui si innamora, e si sposano 5 anni dopo, con la II Guerra Mondiale in pieno.
Dopo finita la guerra e ritornato Carmelo, nasce il primo figlio Isidoro. Date le conseguenze economiche del dopo guerra, si presenta l’opportunità di una vita in migliori condizioni nel Venezuela, dove si trasferiscono e là nasce la sua seconda figlia, Giuseppina.
Il ritorno a Santa Croce
Nonostante la lontananza, nonna Gina non ha mai dimenticato il suo paese, la sua famiglia, i suoi amici, sostenendo un forte e continuo rapporto con tutti per mezzo di lettere che si inviavano via posta aerea e trasmettendo l’amore e l’unione di famiglia anche se lontana, ai suoi figli.
Per effetto delle circostanze della vita, quasi sempre imprevedibili, ritorna ad abitare a Santa Croce Camerina nel 2018.
La signora Gina è stata una mamma meravigliosa, una nonna amorosa, una sorella, una cognata, una zia, che non ha dimenticato i suoi parenti.