Incastrato dalle impronte digitali l’autore di un furto: già arrestato per omicidio

CAVA D’ISPICA – Rubano carte di credito e oltre 200 euro in denaro dalla sua auto parcheggiata sotto casa ma dopo un mese la polizia scopre il colpevole. Il fatto è avvenuto lo scorso 30 agosto a Cava d’Ispica, il malcapitato, un imprenditore del paese che, una volta scoperto di essere stato derubato, ha richiesto subito l’intervento di una volante della polizia.

L’uomo ha raccontato agli agenti di essere rientrato a casa e di aver parcheggiato la sua vettura sotto casa con i finestrini lievemente aperti per favorire, visto il caldo, il ricambio d’aria. Quando però è sceso per riprendere l’auto ha notato come  il portaoggetti fosse sollevato e come dal suo interno fossero sparite le sue carte di credito e il contante.

Fortunatamente, la polizia dopo oltre un mese, a seguito di un indagine è riuscita a individuare il ladro. Grazie a ai rilievi della polizia scientifica di Modica si è così risaliti all’autore del furto a causa delle impronte digitali lasciate all’interno dell’auto.

Il ladro è risultato essere un uomo di Rosolini, il 36enne Sebastiano Iemmolo, che lo scorso mese era stato arrestato dalla polizia perché ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie. Le foto segnaletiche erano già in possesso della polizia scientifica e le sue impronte digitali si trovavano già negli archivi del “Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte” nazionale.

Grazie perciò al confronto di questi dati con le impronte trovate sulla vettura è stato perciò facile risalire all’identità dell’autore del furto,  reato compiuto giusto una settimana prima dell’arresto per omicidio della compagna.