RAGUSA – I militari del Comando Provinciale di Ragusa hanno portato a termine le indagini relative a un’ingente evasione fiscale posta in essere da tre fratelli ragusani (L.V., L.M. e L.G.) interessati alla gestione di altrettante società operanti nel settore del trasporto merci su strada, con sede a Ragusa e Vittoria.
L’operazione, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ragusa, che ha visto impegnata la locale compagnia, si è conclusa con il sequestro, disposto dall’Ufficio del gip del Tribunale ibleo, di denaro e altre risorse economiche per oltre 900mila euro, considerato illecito profitto dei reati tributari contestati ai tre indagati, ritenuti responsabili dei delitti di dichiarazione infedele, omesso versamento di IVA e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
In sintesi, le indagini traggono origine dall’approfondimento di una segnalazione per operazioni sospette generata dal sistema di prevenzione antiriciclaggio e hanno permesso di portare alla luce l’esistenza di un consolidato schema fraudolento realizzato dai tre indagati, nell’ambito del quale:
Il risultato di tali condotte ha portato alla creazione di una falsa rappresentazione della realtà relativa alla nuova governance dell’impresa familiare che, nonostante la creazione di una nuova società formalmente intestata a un soggetto terzo, faceva sempre capo a L.V., effettivo dominus dell’azienda.
Nel dettaglio, anche grazie a indagini di natura tecnica, è stato chiaramente acclarato il ruolo di L.V. impegnato a gestire tutti i mezzi e le risorse delle società riconducibili al gruppo familiare come se si trattasse di un unico soggetto. In questo senso, il contratto d’affitto di azienda stipulato nel 2019 ha avuto lo scopo di creare un fittizio schermo giuridico per trasferire formalmente i mezzi, i contratti in essere con i clienti e tutte le attività a una nuova società, a scapito dell’Erario e degli altri creditori della vecchia società.
Peraltro, alcune delle persone e società coinvolte in questa indagine erano già state interessate dalle investigazioni nell’ambito dell’Operazione “Carbon tax”, conclusa lo scorso anno dalla stessa compagnia di Ragusa, nel cui contesto era emerso un giro di fatture false relativo all’acquisto di carburante per i mezzi di trasporto con la duplice finalità di abbattere il reddito imponibile ed ottenere un consistente credito di imposta fraudolento (legato appunto al beneficio della cd. “Carbon tax”) da utilizzare quale strumento di compensazione sul pagamento di altri
debiti erariali.
All’esito della nuova attività investigativa svolta, nei giorni scorsi si è proceduto alla notifica del provvedimento cautelare reale disposto dall’A.G. iblea presso gli istituti di credito d’interesse e la locale Agenzia delle Entrate/Ufficio del Territorio, giungendo al sequestro di:
L’operazione portata a termine dalle Fiamme Gialle iblee rappresenta un esempio di come il Corpo sia fortemente impegnato al fianco delle imprese che operano correttamente, per reprimere comportamenti fraudolenti che, oltre a creare un evidente danno all’erario, causano spesso effetti distorsivi sul mercato dovuti agli indebiti vantaggi economici ottenuti dagli autori di questi reati, in special modo in questo delicato momento che vive il tessuto economico della Provincia.
Immagine di repertorio
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