Processo Loris, il giorno della difesa: “Veronica non ha agito da sola”

Processo Loris, il giorno della difesa: “Veronica non ha agito da sola”

RAGUSA – Oggi Veronica Panarello, accusata di aver ucciso suo figlio Loris, era vestita di nero e ancora una volta si trovava davanti al Giudice dell’udienza preliminare di Ragusa, questa volta per dare ascolto alla sua difesa da parte dell’avvocato Francesco Villardita 

Al processo è stato presente anche il marito, Davide Stival, che ha affermato di non credere alla moglie, la quale ha accusato il suocero, Andrea Stival, di aver assassinato il bambino per non rivelare una loro presunta relazione. Per l’accusa erano presenti il procuratore Carmelo Petralia e Marco Rota.

L’avvocato Villardita, in difesa di Veronica, resta deciso nel dimostrare la sua innocenza. Afferma che la donna non ha mentito, tranne quando ha legato la morte del piccolo Loris a un incidente. La Procura però non ha ancora la prova schiacciate, la così detta “pistola fumante”, per incolpare Veronica.

L’avvocato Villardita continua a dire che Veronica non è una bugiarda e manipolatrice. Essa ha sofferto per confessare la verità. Ha inoltre sottolineato che la donna da sola non avrebbe mai potuto trasportare il corpo del figlio e la presenza di anomalie nel ritrovamento della salma del piccolo.

Il legale di Davide Stival, l’avvocato Daniele Scrofani, ha però risposto che la donna ha mentito. Sottolinea il suo continuo stravolgere le ricostruzioni dell’accaduto, fino ad arrivare a sostenere che è stata lei a legare Loris e accusando il suocero di averlo ucciso, ma le indagini dicono che l’uomo non era in casa al momento del delitto.

Infine, Davide Stival, durante una pausa del processo ha affermato: “Voglio giustizia per mio figlio. Veronica deve pagare per tutto quello che ha fatto. Chi è stato deve avere una pena esemplare“.

Lui non le ha mai creduto e quando andava in carcere a trovarla sperava di scoprire la verità.