Prima spintoni e schiaffi, poi estrae l’arma e spara: in manette un uomo per tentato omicidio – VIDEO

Prima spintoni e schiaffi, poi estrae l’arma e spara: in manette un uomo per tentato omicidio – VIDEO

VITTORIA – La polizia di Stato di Vittoria, nel Ragusano, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto Elio Greco, 59enne nato a Vittoria e già pregiudicato per numerosi fatti: per associazione per delinquere di stampo mafioso, per il reato di tentato omicidio aggravato e porto illegale d’armi da fuoco.

Al termine di serrate indagini la Squadra Mobile e il Commissariato di Vittoria hanno redatto una completa informativa di reato e la Procura della Repubblica di Ragusa ha tempestivamente emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto.

Questa mattina il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato. Nel primo pomeriggio del 18 aprile U.S. un uomo di Vittoria è stato accompagnato in ospedale da un suo dipendente riferendo ai medici di essere caduto all’interno della sua azienda e di essersi ferito.

I medici del pronto soccorso hanno curato le ferite e mandato il paziente a fare una radiografia poiché la caduta avrebbe potuto essere causa di fratture. Dalla radiografia i tecnici hanno notato la presenza di un proiettile e il paziente si è giustificato subito raccontando di un incidente di caccia di quando era giovane, pertanto è stato dimesso.

I medici la sera hanno avvisato la polizia che, conoscendo la caratura criminale della vittima, è andata subito a prenderlo per portarlo al commissariato di Vittoria. Anche davanti ai poliziotti la vittima ha continuato a sostenere la tesi riferita ai medici.

Gli agenti hanno mandato via l’uomo ma nel contempo hanno informato la Squadra Mobile e in poche ore gli investigatori hanno attivato ogni fonte sapendo che qualcuno avrebbe parlato, considerando che i fatti erano accaduti all’interno della ditta gestita dalla vittima.

In poche ore dai fatti accaduti era già ben chiaro il quadro di quanto accaduto poiché le persone che hanno assistito ai fatti erano numerose. Da quel momento i poliziotti sono andati a bussare alle porte di casa dei testimoni e della stessa vittima che è stata condotta in ospedale per scongiurare problemi di salute ben più gravi.

Avendo mentito ai medici il soggetto avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi. Ovviamente i sanitari per poter fare una corretta prognosi hanno bisogno di informazioni reali e solo l’intervento della Polizia di Stato ha permesso un’idonea cura.

Successivamente l’uomo è stato operato ed è stato estratto il proiettile che per sua fortuna non aveva leso organi vitali pur essendosi fermato a pochi centimetri. Fondamentale la presenza del medico legale che ha coadiuvato gli investigatori per una corretta ricostruzione del reato grazie a un’analisi scientifica dei dati clinici.

La vittima è stata costretta a quel punto a raccontare la verità dei fatti accaduti, così, a distanza di poco più di 24 ore, gli uffici della Squadra Mobile si sono riempiti  di testimoni prelevati a casa loro durante la notte. Tutti coloro che avevano assistito erano reticenti e non volevano riferire ciò che avevano visto ma l’opera di persuasione dei poliziotti ha fatto si che tutti si convincessero a parlare e a riferire quanto accaduto.

I due, peraltro amici da vecchia data, hanno prima discusso per motivi economici all’interno del piazzale della ditta della vittima, poi la situazione è degenerata e dagli insulti sono passati alle mani. Spintoni e schiaffi fin quando Greco non ha estratto una pistola.

I presenti hanno tentato di fermarlo ma lui, non curante, ha esploso un colpo d’arma da fuoco nella direzione della vittima così ferendola. Alcuni presenti sono scappati, altri hanno soccorso la vittima e un suo dipendente lo ha accompagnato in ospedale.

Il 20 mattina la Squadra Mobile ha presentato un’informativa di reato al Pubblico Ministero che poche ore dopo ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dell’autore dei
fatti reato.

Il provvedimento di cattura è stato emesso anche perché la polizia lo ha cercato dalla sera del 19 trovandolo irreperibile, quindi si trattava di un concreto pericolo di fuga. In tutto ciò decine di agenti erano alla ricerca dell’autore dei fatti sin dalle prime informazioni ricevute a suo carico.

Grazie anche alla collaborazione delle persone vicine all’indagato, lo stesso Greco ha telefonato a ora di pranzo di giorno 20 per riferire di volersi costituire, così alcuni poliziotti sono andati a
prenderlo per portarlo presso gli uffici della Squadra Mobile.

L’uomo non ha opposto alcuna resistenza ammettendo le proprie responsabilità, riferendo di aver perso la testa e che la vittima era un suo caro amico con il quale aveva avuto una lite connessa a problemi economici. Grazie all’opera di persuasione, Greco ha anche indicato agli agenti dove aveva gettato l’arma che è stata prontamente sequestrata.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato portato in carcere su disposizione dell’Autorità giudiziaria che oggi ha convalidato il fermo disposto dalla Procura della Repubblica e mantenuto la custodia cautelare in carcere.

Immagine di repertorio