Le parole che non ti ho detto: la lettera d’amore di un migrante

POZZALLO – Per ultima, ma anche la speranza muore. Mai, però, senza lasciare traccia, senza divampare nel cuore di qualcun’altro. Forse per questo si dice che è l’ultima a morire.

Quella di A. si è spenta nella ricerca di una vita migliore, in uno di quei viaggi che chiamano “della speranza”. Prima di andarsene, però, ha scritto un biglietto nel suo dialetto egiziano su un piccolo pezzo di carta. Un minuscolo bigliettino che le onde del mare ci hanno restituito.
La lettera è per R., la sua amata, che non lo rivedrà mai più e forse non saprà mai che quelle righe sono state scritte per lei.

 “Avrei voluto stare con te. Mi raccomando non ti dimenticare di me. Ti amo tanto.
Vorrei tanto che tu non ti dimenticassi di me.
Stai bene amore mio.
Ti amo.
A ama R

La speranza di A. si è spenta insieme a lui ma quella di R. di poterlo rivedere, arde nel suo cuore e in quello di quanti sognano una vita migliore.

Foto in copertina: ragusatg.it