Omicidio Dezio, chiesta la scarcerazione per Pepi. L’avvocato: “Merita di essere libero”

Omicidio Dezio, chiesta la scarcerazione per Pepi. L’avvocato: “Merita di essere libero”

VITORIA – All’udienza di oggi, che si è tenuta a Roma dinanzi la prima sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione, il sostituto procuratore generale, dottor Gaeta, ha chiesto l’accoglimento del ricorso, proposto dal difensore di Gaetano Pepi, annullando quindi l’ordinanza emessa il 27 luglio scorso dal Tribunale di Catania, che aveva confermato il provvedimento con cui la Corte di Assise di Siracusa ha negato la libertà dell’anziano imputato, confermando gli arresti domiciliari.

Il sig. Pepi, assieme ai suoi tre figli Antonino, Alessandro e Marco, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip di Ragusa, perché accusato dell’omicidio di Giuseppe Dezio, rimasto ucciso il 2 febbraio 2016 nelle campagne di Vittoria. A quasi due anni di distanza dai fatti, tutti i giovani figli sono stati totalmente rimessi in libertà, a differenza dell’anziano padre, ristretto ancora ai domiciliari.

L’avvocato Giuseppe Lipera, legale della famiglia Pepi, ha mostrato soddisfazione e grande fiducia per la decisione della corte che si attende nelle prossime ore: “Se non sono state riscontrate esigenze cautelari in capo ai tre giovani coimputati, è evidente come esse non sussistano neppure per il settantenne incensurato Gaetano Pepi. Nell’attesa che il processo di merito possa chiarire l’esatto accadimento dei fatti, il sig. Pepi non merita di essere ancora privato della propria libertà, ragion per cui siamo fiduciosi che la corte possa accogliere l’unanime richiesta di difesa”.