“Non buttarti!”. A Pozzallo un disabile salva la vita ad un’altra disabile

“Non buttarti!”. A Pozzallo un disabile salva la vita ad un’altra disabile

POZZALLO – Voleva farla finita. Sarebbero bastati solo pochi attimi e la ragazza ospite del centro disabili di Ragusa si sarebbe suicidata gettandosi dal balcone della sua stanza.

Fortunatamente tutto questo non si è verificato grazie all’intervento di un altro ospite del centro di recupero.

Pare infatti che il giovane si fosse accorto delle intenzioni della ragazza affetta da patologia psicosomatica, poiché si era mostrata più volte, nei giorni precedenti, insofferente e indispettita rispetto alla sua condizione.

Le giornate, fino ad oggi, erano trascorse serenamente, fatte di un programma di cura per coinvolgere allo stesso modo tutti i ricoverati.

Poi ad un tratto le urla e l’agitazione palpabile hanno attirato l’attenzione del personale del centro nei confronti di questi due giovani. Un tentativo di suicidio evitato è questo il dato di fatto che porta sulla bocca un sorriso.

Piace pensare che tutto questo possa essere frutto della legge Basaglia che oltre alla chiusura dei manicomi puntava anche alla modernizzazione dell’impostazione clinica dell’assistenza psichiatrica, riconoscendo in pieno i diritti dei pazienti.

Sono pazienti, è vero, ma soprattutto persone molto spesso in grado di stupire per il livello di sensibilità forse sviluppata anche attraverso il percorso che, insieme agli specialisti, intraprendono.

Quanto accaduto è certamente un dato positivo che porta a credere nel lavoro svolto all’interno del centro nella sede di Pozzallo.