RAGUSA – Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’Aliquota dei carabinieri e una della sezione operativa navale della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a fermo un giovane della Costa D’Avorio, indagato di aver favorito l’ingresso in Italia di 104 migranti.
Ieri mattina, immediatamente dopo l’arrivo della nave, i migranti sono stati ospitati all’Hotspot di Pozzallo (Ragusa). Grazie al lavoro di un team di poliziotti esperti in tecniche investigative di contrasto dell’immigrazione clandestina è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza ai danni del giovane ivoriano, indicato come colui che ha condotto il gommone partito dalle coste libiche.
Sono state raccolte le dichiarazioni dei passeggeri (con il prezioso ed imprescindibile supporto degli interpreti) che non hanno avuto alcun dubbio rispetto alla condotta dello scafista che fino a prima della partenza dialogava con i libici e non era stato con gli altri nei capannoni che ospitano i migranti prima della partenza.
I testimoni hanno raccontato di aver pagato circa mille euro cadauno e descritto con molta precisione il ruolo dello scafista anche prima della partenza dalle coste.
Al termine delle indagini, la Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto che l’indagato venisse condotto nel carcere ibleo.