Maltratta, minaccia di morte e rapina la sua ex compagna incinta: arrestato ventenne

RAGUSA – Si è conclusa con il fermo di polizia giudiziaria di un gambiano di venti anni, con protezione umanitaria, un’operazione lampo condotta dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ragusa, che in brevissimo tempo, in ossequio alla nuova legge denominata “Codice Rosso” hanno individuato e bloccato il responsabile di maltrattamenti aggravati nei confronti della sua ex compagna, incinta al quarto mese, ai danni della quale ha perpetrato anche una rapina.

L’attività è partita qualche giorno fa quando, in tarda serata una donna di nazionalità rumena, ha segnalato di aver subito una rapina del suo cellulare e del suo zaino, dopo essere stata strattonata violentemente, ad opera di un cittadino extracomunitario, che si era dato alla fuga. L’attività condotta immediatamente sul posto per raccogliere tutti gli elementi utili non ha permesso di rintracciare nel frangente il responsabile, ma gli agenti, sentita la vittima, hanno capito che, probabilmente, per qualche ragione non stava raccontando tutta la verità.

Il giorno successivo ha richiamato di nuovo la donna che ha riferito di essere stata nuovamente aggredita dallo stesso soggetto, che nell’occasione si era scagliato prima contro un suo amico lanciandogli delle bottiglie di vetro contro, e poi contro un altro suo amico appena quattordicenne, violentemente colpito con calci, pugni e testate. Quest’ultimo, soccorso, ha riportato un trauma nasale e facciale con dieci giorni di prognosi.

Al fine di chiarire tutta la vicenda la donna è stata accompagnata all’interno degli uffici della Questura, ancora scossa. Qui gli uomini diretti dal, Vice Questore Aggiunto Fracchiolla Filiberto, in ambiente protetto, dopo averla tranquillizzata, ha raccontato di aver conosciuto un ragazzo gambiano, con il quale aveva avuto una relazione sentimentale, scoprendo di esserne rimasta incinta. La notizia della gravidanza aveva destabilizzato l’uomo che ha iniziato a diventare violento e a minacciarla di morte, passando in più occasioni alle vie di fatto. Ciò ha portato la donna ad allontanarsi,  provocando in lui un ulteriore reazione violenta, cercando più volte di entrare nell’abitazione in cui si era rifugiata. Non aveva voluto denunciare prima i fatti per paura che avesse potuto fare del male a lei e al bambino in attesa.

L’epilogo alcune sera prima, quando il suo ex compagno, dopo averla colpita al viso, gli aveva rubato il suo telefono cellulare, sul quale erano memorizzati i sui messaggi di minacce, e il suo zaino. La mattina successiva lo stesso uomo l’aveva sorpresa nel centro storico di Ragusa in compagnia di due suoi amici che l’avevano ospitata per la notte. Alla vista dei due il gambiano aveva continuato a minacciarla di morte, sfogando la sua violenza contro i ragazzi. La peggio l’ha avuto un minore, appena quattordicenne. che è stato presso d’assalto con calci, pugni e ginocchiate riportando gravi lesioni al volto, per poi fare perdere di nuovo le sue tracce subito dopo aver capito che stava sopraggiungendo la polizia.

La donna è stata pertanto accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale al fine di verificare il suo stato di salute e poi, confermato lo stato di gravidanza, affidata ai servizi sociali che hanno provveduto a una soluzione di riparo condivisa.

Data notizia al Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Ragusa, ha avuto inizio un’attenta attività su tutto il territorio finalizzata al rintraccio del responsabile, di fatto senza una fissa dimora. La mattina successiva le ricerche hanno dato gli esiti sperati in quanto l’uomo, riconosciuto dagli agenti in servizio di volante, è stato individuato nei pressi del centro storico superiore. Prontamente accerchiato al fine di impedirne la fuga, è stato bloccato nonostante  avesse tentato comunque di scappare, resistendo con violenza ai poliziotti intervenuti.

Negli uffici della sezione Volanti l’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale che ha permesso di trovare il telefono cellullare rapinato alla sua compagna, nonché un paio di scarpe da ginnastica, che indossava, riconosciute dagli agenti come quelle rubate dallo stesso, il giorno prima in un esercizio commerciale del centro Le Masserie.

Pertanto all’esito dei gravissimi indizi di colpevolezza e del concreto pericolo di fuga il gambiano N. P. di anni venti, è stato dichiarato in stato di fermo per i reati di maltrattamenti aggravati dallo stato di gravidanza della vittima, rapina, lesioni personali e furto aggravato e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno Dott. Gaetano Scollo, portato nel carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Successivamente, il fermo è stato convalidato dal G.i.p. Dott. Claudio Maggioni, che, valutando gravi gli indizi di reato raccolti e reale il pericoloso di fuga, altresì ha raccolto la richiesta della misura cautelare in carcere.