VITTORIA – Attraverseranno Sicilia e Tunisia, le salme di Mariem Sassi e della figlia Samah Zaouali, morte nell’incendio del 13 giugno scorso della loro casa di piazza Unità a Vittoria appiccato dal figlio e fratello delle due donne.
L’ultimo addio e un viaggio verso l’eternità
Dopo la Salat al – Janazaf, la preghiera del defunto guidata dall’imam di Comiso Habib Trabelsi, i corpi delle due donne sono partiti da Vittoria verso Gasa, la città d’origine della famiglia Zaouali e luogo dove si terrà il funerale islamico.
Erano presenti numerosi membri della comunità islamica di Vittoria, la figlia venticinquenne Ibtisem, che studia scienze della comunicazione a Torino, ma che si trovava a Berlino per l’Erasmus e che è rientrata a Vittoria.
Si stringe la comunità di Vittoria
Proclamato il lutto cittadino, la comunità ha abbracciato la famiglia, con presenti alla cerimonia, l’assessore Francesca Corbino, la preside della scuola Emma Barrera, la docente Margherita Donzella.
A dare un ultimo saluto c’erano anche altri docenti e compagni di classe di Omaima, la figlia più piccola sopravvissuta alla tragedia insieme al padre Kamel, che frequentava l’ultimo anno del liceo Mazzini e che avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità.
Le condizioni dei due sopravvissuti
Omaima è ancora ricoverata al Cannizzaro di Catania, il padre si trova al Civico di Palermo. Il fratello omicida, Wajdi, 29 anni, che ha appiccato il fuoco con l’intento di sterminare la sua famiglia si trova nel carcere di Ragusa.