Lotta all’immigrazione clandestina: 150 scafisti arrestati nel 2015 a Ragusa

Lotta all’immigrazione clandestina: 150 scafisti arrestati nel 2015 a Ragusa

RAGUSA – La polizia di Ragusa, giunta ormai la fine di questo 2015, ha potuto stilare un bilancio relativo alle operazioni sin qui condotte e finalizzate a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Sono 150 gli scafisti arrestati, 15 le persone sottoposte a custodia cautelare per aver commesso il reato di tratta di esseri umani e favorito l’immigrazione clandestina, 150 i denunciati, 16414 i migranti giunti sulle nostre coste.

Confrontando i dati raccolti nel 2015 con quelli degli scorsi anni emerge che in quest’anno il numero di sbarchi si è ridotto, mentre sono aumentate le operazioni di soccorso. L’intensificazione delle manovre di contrasto dell’immigrazione clandestina hanno tra l’altro consentito alla squadra mobile di collaborare con forze di polizia operanti all’estero e di risalire, tramite il sempre più attento ascolto dei migranti, alle organizzazioni che controllano l’immigrazione clandestina, i cui capisaldi, a quanto pare, si trovano in Libia ed Egitto.

A seguito di una di queste indagini è stato inoltre possibile risalire agli organizzatori del viaggio che nel settembre del 2014 costò la vita a 500 migranti, soprattutto bambini, provenienti da Siria e Palestina. La squadra mobile di Ragusa poi, ha individuato anche alcuni dei responsabili dell’orribile reato di tratta di esseri umani, crimine che il più delle volte si traduce nella riduzione in schiavitù di cittadini extracomunitari o peggio nell’immissione del circuito della prostituzione di donne e addirittura bambine provenienti dai paesi più poveri dell’Africa.

Altrettanto importanti sono state le denunce di falsari che non soltanto consegnavano ai migranti documenti non validi legalmente, ma preparavano anche false buste paga che consentivano ai cittadini extracomunitari di aspettare in tutta serenità la concessione del permesso di soggiorno; in genere a commettere tali reati erano i cosiddetti “colletti bianchi“, gli insospettabili insomma. Tale pratica, vera e propria prassi nel ragusano, poteva fruttare anche 5 mila euro a migrante.

La squadra mobile di Ragusa, coordinandosi con la Procura della Repubblica di Ragusa e quella Distrettuale di Catania, continua l’attività di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani. Nel 2016 l’impegno sarà ancora più importante proprio dopo l’istituzione dell’Hot Spot di Pozzallo che prevede costanti arrivi sulle nostre coste, quindi nuove indagini sugli scafisti e gli organizzatori di viaggi clandestini a rischio della vita dei migranti” si legge in una nota stampa inviata dalla squadra mobile di Ragusa; anche in caserma insomma si comincia a pensare ai buoni propositi per l’anno nuovo.