L’aggressione e la rapina a Ragusa, pusher albanese finisce in manette

L’aggressione e la rapina a Ragusa, pusher albanese finisce in manette

RAGUSA – La delinquenza continua a essere “protagonista indiscussa” nelle città siciliane. Questa volta, protagonista degli eventi c’è un pregiudicato albanese di 28 anni, responsabile di un pestaggio avvenuto nei pressi di San Giovanni e di una rapina.

I fatti risalgono allo scorso 14 agosto.

L’aggressione e la rapina

Il 28enne, già noto alle Forze dell’Ordine per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, si trovava in compagnia di altri connazionali quando ha picchiato violentemente un uomo per ragioni verosimilmente riconducibili a quel contesto militare.

In seguito all’aggressione, il delinquente gli ha sottratto il cellulare, le chiavi dell’abitazioni e il portafoglio.

Soccorso all’ospedale di Ragusa per le prime cure del caso, l’uomo, davanti ai carabinieri, ha riconosciuto l’ aggressore nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana presenti nel circondario in cui si sono svolti i fatti.

Rinvenuta droga e materiale vario

Nella circostanza, i carabinieri hanno promosso una serie di perquisizioni, personali e domiciliari, finalizzate al recupero di sostanze stupefacenti.

Queste hanno permesso il recupero di una cospicua quantità di hashish, un bilancino di precisione ed una somma in denaro composta da numerose banconote di piccolo taglio, tutto nella disponibilità di uno dei fratelli dell’arrestato.

Le manette

Il 28enne albanese dovrà rispondere davanti alla giustizia iblea dei reati contestatigli, al termine delle operazioni di fotosegnalamento.

Per lui si sono, dunque, aperte le porte del carcere, dove rimarrà in attesa di essere ascoltato dai magistrati