La cura a base di metadone diventa dipendenza: 47enne ruba 27 flaconi

La cura a base di metadone diventa dipendenza: 47enne ruba 27 flaconi

MODICA – Durante la mattinata di giovedì, 20 aprile 2023, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Modica, insieme ai militari della locale Stazione, hanno arrestato un uomo di 47 anni di Pozzallo per rapina e detenzione di sostanze stupefacenti.

L’uomo era un operaio tossicodipendente, già in cura al Ser.T. di Modica, ed era stato sottoposto alla dose prescritta di metadone.

La richiesta di ulteriori flaconi

Nonostante ciò, ha chiesto con insistenza ulteriori flaconi di metadone al personale sanitario, che ha rifiutato la sua richiesta. In seguito, l’uomo ha aggredito fisicamente un operatore e rubato 27 flaconi di metadone prima di fuggire.

Tuttavia, i carabinieri l’hanno rapidamente individuato vicino la propria abitazione trovandolo in possesso del metadone rubato.

L’arresto

Il soggetto è stato arrestato e posto ai domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria. Dopo l’udienza di convalida, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Pozzallo.



L’azione dei carabinieri dimostra la loro attenzione nei confronti della comunità, soprattutto quando si tratta di reati gravi come la rapina, che rappresenta una minaccia per le vittime a causa della violenza subita.

Incensurato catanese deteneva oltre 1,5 kg di droga dentro un fabbricato

Arrestato in flagranza di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un incensurato 23enne catanese. Le manette ai polsi del giovane sono state poste dai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Catania Piazza Dante nel corso di un servizio antidroga, quando i militari, transitando per le vie del Villaggio Dusmet, hanno notato il 23enne che, con fare guardingo, era uscito da un casolare apparentemente abbandonato, preoccupandosi di richiuderne la porta d’ingresso con un lucchetto di sicurezza ed allontanandosi quindi a bordo di uno scooter.

L’atteggiamento del giovane ha insospettito i militari che hanno guadagnato un punto d’osservazione, certi che quel giovane sarebbe ritornato.

In effetti, dopo circa dieci minuti, il giovane è ritornato sui suoi passi facendo nuovamente il suo ingresso all’interno del casolare ma, stavolta, i militari sono intervenuti prima che si allontanasse e lo hanno sottoposto ad un controllo a seguito del quale, oltre alla somma di 200 euro, hanno trovato nelle sue tasche la chiave d’accesso a quel casolare, circostanza confermata anche da quest’ultimo.

L’immediata perquisizione all’interno del fabbricato ha fugato i dubbi dei militari che, in breve, hanno rinvenuto una busta contenente 1,560 kg. di marijuana e sei dosi già singolarmente confezionate della medesima sostanza stupefacente, nonché l’immancabile bilancino di precisione.