Il blitz al matrimonio con 160 invitati, polemiche per il nuovo Dpcm. Musumeci “in difesa” dei siciliani

Il blitz al matrimonio con 160 invitati, polemiche per il nuovo Dpcm. Musumeci “in difesa” dei siciliani

MODICA – Le nuove restrizioni per prevenire l’aumento incontrollato dei contagi hanno inevitabilmente acceso delle polemiche. Un caso in particolare nelle ultime ore ha richiamato l’attenzione di molte persone: a Modica, in provincia di Ragusa, un matrimonio è andato “in fumo” in seguito all’arrivo delle forze dellordine.

Dalla gioia al dolore il passo è stato breve per la coppia protagonista dell’evento. A quest’ultimo erano presenti ben 160 invitati, una palese violazione al nuovo Dpcm che contempla la presenza di un massimo di 30 persone. Pertanto gli agenti sono intervenuti ordinando subito l’interruzione della festa, da cui la sposa sarebbe scappata in lacrime.

Sul caso specifico, tra i commenti, c’è chi prova a immedesimarsi nelle condizioni degli sposi affermando: “State rovinando il momento più bello che una coppia aspetta da molto tempo”. Ma c’è anche chi si affida esclusivamente al totale rispetto delle regole e dichiara: “Iniziamo a rispettare le regole, solo così si può vivere meglio”. A rafforzare l’idea c’è chi aggiunge: “Anche in 30 persone ci si può divertire, basta volerlo”.

Anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci si è espresso in merito alla questione matrimoni, sostenendo che è impossibile festeggiare soltanto con 30 invitati per le usanze che ci sono nell’isola. Inoltre, il governatore pensa anche a quanto possa essere danneggiata la categoria dei ristoratori con le nuove strette e chiede al governo di stabilire misure diverse.

Il nuovo Dpcm, valido fino al 13 novembre, sta andando incontro a dissensi manifestati anche da importanti personaggi del mondo politico. Tra questi spicca la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che afferma durante un intervento alla Camera: “Oggi più di ieri noi del centrodestra intendiamo batterci con forza contro questi provvedimenti e lo faremo perché non passi alla storia che siamo stati conniventi con queste idiozie”.

Immagine di repertorio