Sono stati due i rumeni assassini del tunisino Farath

Sono stati due i rumeni assassini del tunisino Farath

RAGUSA – Altro arresto compiuto dai Carabinieri di Ragusa per l’omicidio del cittadino tunisino Abdessalem Farath, trovato cadavere, nella serata del 14.04.2014, con la testa fracassata, nei pressi della discarica di Pozzo Bollente di Vittoria, dove il corpo era stato abbandonato.

Per tale omicidio, pochi giorni dopo i fatti, i Carabinieri avevano arrestato il cittadino rumeno Iulian Alì, di 20 anni, pregiudicato che, è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto, da parte del sostituto procuratore della Repubblica Marco Rota, poiché considerato l’autore materiale del sanguinoso delitto e colui che, dopo il crimine, si era sbarazzato del cadavere della vittima, abbandonandolo nel luogo dove è stato poi rinvenuto. Le indagini dell’Arma non si sono fermate e sono proseguiti gli accertamenti finalizzati a ricostruire nei minimi dettagli la vicenda e ad individuarne anche il movente. Proprio da tale attività investigativa è emerso che, nel momento in cui commetteva l’omicidio, Iulian Alì non era solo ma aveva un complice, identificato in un altro cittadino rumeno di nome Marian Cristian Ciurau, anche lui 20enne, che lavorava insieme ad Iulian Alì nelle serre gestite dalla vittima.



Il movente del delitto è scaturito da un diverbio inizialmente sorto tra Abdessalem Farath e il suo assassino che reclamava il pagamento delle giornate lavorative. Il diverbio è degenerato quando la vittima ha scoperto che i due rumeni avevano venduto autonomamente e senza dirgli nulla 9 cassette di fagiolini raccolti nella sua serra il giorno prima. A seguito di una minaccia di denuncia, Farath è stato aggredito da Iulian Alì che, afferrata una spranga di ferro reperita sul posto, ha colpito il tunisino. Proprio in questo istante è intervenuto Ciuraru che ha afferrato Farath per i polsi, bloccangoli le braccia dietro la schiena, in maniera tale da non dargli la possibilità di difendersi e permettendo ad Alì di colpire mortalmente il malcapitato con un violentissimo colpo alla testa facendolo stramazzare al suolo, dove è stato poi nuovamente colpito con un altro violentissimo colpo al capo, che ne ha provocato l’immediato decesso. A quel punto i due autori dell’omicidio hanno deciso di sbarazzarsi del corpo della vittima caricandolo sull’autovettura che, con il solo ALI’ alla guida, si dirigeva verso il luogo dove il cadavere è stato abbandonato, mentre Ciuraru si allontanava a piedi dal luogo del delitto.

Ricostruita l’esatta dinamica dei fatti, i Carabinieri, nel centro abitato di Vittoria, hanno così rintracciato il complice, che stato sottoposto sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per il reato di concorso in omicidio e occultamento di cadavere, anche per il concreto pericolo che lo stesso potesse darsi alla fuga, essendo un soggetto senza fissa dimora in Italia. Il rumeno è stato condotto nella Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’A.G.