CHIARAMONTE GULFI – Lo scorso 13 dicembre il gambiano Kebba Secka, per tutti “Kebbis“, è morto a 23 anni per le conseguenze di un incidente stradale e i suoi organi sono stati donati, come lui stesso aveva stabilito al primo rilascio della Carta d’Identità, da parte del Comune di Vittoria.
Arrivato 17enne in Italia con un barcone a Pozzallo, il giovane viveva a Chiaramonte Gulfi e giocava nella squadra di calcio del Vittoria; lavorava per aiutare economicamente i familiari: la madre, la sorella diciassettenne Famous e i fratelli minori.
Aveva realizzato anche con Alessandro Brullo un progetto di economia circolare per consentire alla comunità di gambiani di tornare in patria con un lavoro da svolgere.
Poi l’incidente stradale il 6 dicembre scorso, in cui è rimasto gravemente ferito. Una settimana dopo è deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania; il giovane è così diventato il primo rifugiato in Italia a donare degli organi, proprio come la madre ha spiegato in una videochiamata con uno dei medici che ha prelevato gli organi: fegato e pancreas sono stati trapiantati a due pazienti a Torino, il cuore a un giovane di Palermo, le cornee sono state donate alla fondazione Banca degli occhi di Mestre.
Il paese di Chiaramonte Gulfi continuerà a sostenere la sua famiglia: sui canali social è partita una colletta per consentire il rientro della salma in Gambia, occorrono 5.500 euro.
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