Furto in casa del giornalista Borrometi, il sindaco di Vittoria: “Saremo accanto a chi denuncia la criminalità”

VITTORIA Furto in casa del giornalista Borrometi, il giovane ragusano risiedeva già da tempo a Roma, aveva lasciato la Sicilia a causa delle sue inchieste sulla mafia in cerca di quella tranquillità che già da troppo tempo aveva perso.

Giovanni Moscato, sindaco di Vittoria, per la triste occasione, ha voluto esprimere parole solidali nei confronti del giornalista e di chi ad oggi combatte la malavita per lo Stato e per la gente onesta, dichiarando: “Saremo accanto alle voci libere che si impegnano per denunciare la criminalità e al giornalista Paolo Borrometi, vittima di un furto e della sottrazione di un hard disk, va la nostra solidarietà e siamo certi che continuerà con lo stesso impegno nel suo prezioso e importante lavoro”.

Il giornalista, già da alcuni anni, vive sotto protezione per le minacce ricevute dopo le sue inchieste. Scomparsi dalla sua abitazione alcuni appunti relativi ad alcuni articoli e l’hard disk di un computer.



A rendere noto il triste episodio che ha visto protagonista il direttore del giornale online “La Spia”, è stato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che ha dichiarato: “Che la cosa poi avvenga a Roma è ancora più inquietante. Paolo è dovuto andare via dalla Sicilia per le sue inchieste giornalistiche sulla mafia e si ritrova a vivere gli stessi problemi, in passato Paolo è stato anche aggredito, con gli attacchi di una mafia che non si vuole rassegnare, che non accetta che sui giornali si possa scrivere la verità. La mia – ha conclusonon è solo solidarietà. Sono stato tra i primi in Sicilia a manifestargli la mia vicinanza quando tutti lo ignoravano e ignoravano i pericoli che correva questo giovane che ha fatto del giornalismo una scelta di impegno, quando ancora non aveva la scorta. Esprimo oggi la mia preoccupazione che gli possa accadere qualcosa di grave. Sono con Paolo e con quanti ogni giorno fanno il proprio dovere. Voglio dire a Paolo che siamo con lui e che la solidarietà dei siciliani onesti non gli mancherà mai”.

Solidarietà anche da parte della Federazione nazionale della stampa. Il presidente Beppe Giulietti e il segretario Raffaele Lo Russo scrivono in una nota: “Il presidente del Senato, Pietro Grasso, con la sensibilità di una vita contro le mafie ha denunciato le nuove minacce e gli avvertimenti scagliati contro il giornalista Paolo Borrometi dai clan mafiosi. Dopo le minacce, il pestaggio (Borrometi vive con una menomazione alla spalla), i messaggi minatori, da ultimo l’irruzione nella sua casa di Roma, da dove i “ladri” non hanno sottratto nulla, tranne supporti informatici e cartacei sulle inchieste relative ai clan mafiosi della Sicilia orientale che Paolo stava realizzando”.