Cronaca

Fondi del Pnrr, 12 milioni di euro per 4 scuole nel Ragusano

SANTA CROCE CAMERINAQuattro opere di edilizia scolastica dovranno essere realizzate in Sicilia entro il 2025, grazie ai finanziamenti del Pnrr, ricadono tutte a Santa Croce Camerina nella provincia di Ragusa.

I progetti riguardano l’adeguamento sismico della Scuola dell’Infanzia di via Fratelli Cervi, che ha ricevuto un finanziamento di 1 milione e 683mila euro; per la Scuola Primaria di via G. Di Vittorio (2 milioni 940 mila euro); per l’Istituto comprensivo “Psaumide di Camarina” (2 milioni 754 mila euro) e per la Scuola Primaria Falcone-Borsellino (4 milioni 766 mila euro).

Il sindaco Peppe Dimartino ha commentato la notizia positivamente, affermando che porterà risorse importanti per ristrutturare il patrimonio immobiliare scolastico del Comune.

È stato evidenziato che la richiesta di finanziamento è stata avanzata dalla precedente amministrazione comunale e che il lavoro degli uffici ha permesso di portare avanti tutti gli adempimenti necessari per la definizione dei progetti.

La Regione Siciliana ha selezionato 44 opere di edilizia scolastica da realizzare in Sicilia, per un valore complessivo di oltre 91 milioni di euro, presentando all’Istruzione ministero l’elenco degli interventi coerenti con le finalità e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’assessorato regionale dell’Istruzione ha fatto un monitoraggio fra i Comuni per raccogliere i progetti già cantierabili nell’ambito della Programmazione triennale regionale, che rientrano nelle tipologie ammesse dal ministero. I progetti individuati dovranno rispettare il cronoprogramma e i lavori dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025. Il collaudo finale dell’opera è previsto entro il 31 marzo 2026.

XXII edizione di Ecosistema Scuola. REPORT LEGAMBIENTE

Legambiente ha fatto il punto sullo stato della scuola italiana nella sua XXII edizione di Ecosistema Scuola. Il rapporto evidenzia i notevoli ritardi nel garantire la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici scolastici, nonché il crescente divario tra le scuole del Nord, del Sud e delle Isole.

Il rapporto si basa sui dati raccolti nel 2021 da 5.616 edifici scolastici di 94 capoluoghi di provincia, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentati da oltre un milione di studenti.

Nonostante il 59,3% degli edifici scolastici sia stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria nell’ultimo quinquennio (2017-2021), il 30,6% delle scuole necessita ancora di tali interventi nel 2021.

Nel Mezzogiorno il dato sale al 36,8% e nelle Isole è fino al 53,8%. Solo il 30,4% degli edifici è stato sottoposto a indagini diagnostiche della propria pavimentazione negli ultimi cinque anni, scendendo al 18,8% nelle Isole. Gli interventi nazionali per la messa in sicurezza delle pavimentazioni sono stati realizzati solo nel 12% degli edifici scolastici.

Nonostante il 53,8% dei comuni capoluogo di provincia abbia riferito di aver effettuato interventi di adeguamento sismico negli ultimi cinque anni, solo il 3,1% degli edifici scolastici ne è stato interessato. Nelle Isole è intervenuto solo il 27,3% delle amministrazioni, in particolare in Sicilia, dove si trovano tutti i 389 edifici scolastici ubicati nelle zone sismiche 1 e 2 delle Isole. Negli ultimi cinque anni l’adeguamento sismico è stato effettuato solo su due edifici, uno a Messina e uno a Catania.

Anche i ritardi nei miglioramenti dell’efficienza energetica sono un problema significativo, in particolare con l’aumento dei prezzi dell’energia. Nonostante l’81% delle amministrazioni abbia dichiarato di attuare interventi di efficientamento energetico, solo il 17% degli edifici scolastici ne è stato interessato. Questo dato sale al 21,2% nel Nord, ma è solo al 5,8% nelle Isole.

Tra gli interventi eseguiti vi sono la sostituzione di caldaie, serramenti e porte, oltre a lavori di coibentazione del tetto e delle pareti. Tuttavia, questi interventi spesso non hanno portato a significativi miglioramenti dell’efficienza energetica, come il passaggio da una classe energetica inferiore a una superiore.

Negli ultimi cinque anni l’adeguamento sismico è stato effettuato solo su due edifici, uno a Messina e uno a Catania. Anche i ritardi nei miglioramenti dell’efficienza energetica sono un problema significativo, in particolare con l’aumento dei prezzi dell’energia.

 

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