VITTORIA – È stato assolto in appello dall’accusa di corruzione elettorale l’ex sindaco di Vittoria Giovanni Moscato.
Si tratta del processo scaturito dall’operazione Exit poll condotta dal Gico della Guardia di finanza di Catania, su direttive della Procura distrettuale antimafia etnea per voto di scambio politico mafioso.
Ad emettere la sentenza assolutoria è stata la seconda sezione della Corte d’Appello di Catania, a distanza di 4 anni e 5 mesi trascorsi dalla sentenza di primo grado davanti al gup, quando Moscato venne condannato a 2 anni e 4 mesi.
“È stata fatta giustizia – dichiara Moscato – per la mia famiglia e per la città. Quello che ha subito la città è stato il più grande bluff della storia ipparina. Nessuno mi ridarà quello che mi è stato levato ma si tratta comunque di una grande rivincita morale“.
Moscato ha sempre respinto queste accuse ma nonostante la sua difesa la vicenda portò allo scioglimento del comune di Vittoria che restò commissariato per tre anni e mezzo invece dei 18 mesi previsti anche a causa dell’emergenza Covid esplosa nel frattempo.
Moscato, difeso dagli avvocati Enrico Trantino (oggi sindaco di Catania) e Carlo Pietrarossi ha dimostrato in aula che i fatti contestati non sussistono uscendo dalla vicenda assolto con formula piena nonostante la pubblica accusa avesse chiesto per lui la conferma ad un anno e quattro mesi comminata in primo grado
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