RAGUSA – Dietro il delitto di Angelo Tumino, l’ingegnere assassinato nel 1972, emerge la figura del boss vittoriese Salvatore Sanzone.
Tumino era coinvolto in un contesto di mafia e neofascismo, su cui stava indagando il giornalista de “L’Ora” Giovanni Spampinato, ucciso pochi mesi dopo, il 27 ottobre 1972, da Roberto Campria, figlio del presidente del Tribunale di Ragusa.
Il nome di Sanzone appare in alcuni “appunti” rimasti inediti per oltre cinquant’anni, ora al vaglio della Procura di Ragusa, che ha riaperto il “caso Tumino”, strettamente connesso all’omicidio di Spampinato.
La rivelazione proviene dalla terza puntata dell’inchiesta “Ragusa ’72, La Sottile Linea Nera” del giornalista Carmelo Schininà di TgLa7, pubblicata oggi su “La Sicilia” in occasione del 52° anniversario della morte di Spampinato.
Fonte foto Ansa Sicilia