Commettevano rapine eseguendo lo stesso schema: si aprono le porte del carcere per 27enne del Ragusano

Commettevano rapine eseguendo lo stesso schema: si aprono le porte del carcere per 27enne del Ragusano

VITTORIA – Nella giornata di ieri la Squadra Mobile di Ragusa e il commissariato di pubblica sicurezza di Vittoria hanno arrestato, su esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso in data 22 giugno dalla procura della Repubblica di Ragusa, a seguito della sentenza della Corte di Appello di Catania, divenuta definitiva in data 1 giugno, G.C. di 27 anni, già agli arresti domiciliari per la stessa causa, poiché ritenuto responsabile di rapina e lesioni aggravate.

Il soggetto era stato arrestato nel 2018 insieme ad altri 4 soggetti, tra i quali 2 minorenni all’epoca dei fatti, poiché accusati di avere commesso più rapine, estorsioni, lesioni gravi e violenza privata, reati aggravati dall’avere agito in luogo isolato e di notte, approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la difesa privata e con scopi discriminatori.

Le indagini, all’epoca immediatamente avviate dagli uffici investigativi, si sono rese necessarie a seguito della prima rapina consumata nella zona industriale di Vittoria (da qui il nome dell’operazione) che aveva destato subito particolare allarme. La vittima, giunta sul posto per poter incontrare un partner occasionale, ha trovato invece uno degli autori che, fingendo di voler fare amicizia, lo ha convinto a spostarsi in una zona buia e poi, insieme ai complici, lo ha minacciato, derubato e malmenato.

Sono susseguite altre rapine e, grazie all’aiuto delle vittime, gli investigatori riuscivano a raccogliere in brevissimo tempo gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque soggetti che, a vario titolo, si erano resi responsabili di così gravi reati. L’impegno profuso dalla polizia di Stato ha permesso di porre fine ad un così grave reato e ad assicurare i responsabili alla giustizia.

Il soggetto, dopo gli adempimenti previsti, è stato trasferito in carcere a disposizione della autorità giudiziaria.